Telepatia nei pazienti paralizzati: leggere nel pensiero potrebbe diventare possibile per le persone paralizzate, non in grado di muovere nemmeno gli occhi
Al giorno d’oggi, leggere nel pensiero è del tutto impossibile: la telepatia, ovvero l’arte di guardare qualcuno negli occhi e riconoscere ciò che sta pensando, è qualcosa che solo i “maghi” (o finti tali) sostengono di saper fare. E quando si riesce, tramite trucchetti e piccole magie, a trovare il bandolo della matassa, lo si fa comunque per scherzo, con qualche trucco nascosto che evidenzia l’incapacità dell’uomo di leggere nel pensiero in maniera reale e circostanziata.
La lettura del pensiero potrebbe però essere una risposta importante a tutte quelle persone che convivono con pazienti completamente paralizzati, bloccati dentro, chiusi nel loro stesso corpo (come suggerisce la stessa dicitura locked-in): e potrebbe essere possibile grazie alla scienza, che studia da molti anni le modalità atte a comunicare con queste persone ed a consentire loro di far sapere che la loro voce esiste, anche se non esce dalle loro bocche o dai loro occhi.
Una nuova ricerca pubblicata su un giornale scientifico di grande rilevanza, ha fatto emergere che, grazie ad un sistema rivoluzionario, una interfaccia cervello-computer, potrebbe essere presto possibile: l’esperimento condotto dai ricercatori del Wyss Center per la Bio e Neuroingegneria di Ginevra ha infatti fatto emergere che, grazie a questo strumento, è possibile, per i pazienti, rispondere a domande di base, con un sì o un no.