941 Posts
wheelchair-users-2814628_1920

In quest’ultimo periodo si è parecchio chiacchierato sugli arretrati della pensione d’invalidità civile. Chi ne ha approfittato, chi ha visto la sua domanda rifiutata e chi invece ha ricevuto meno di quello che gli sarebbe spettato.

C’è molta confusione in materia, per questo oggi parleremo delle tre cose che – forse – non sai sugli arretrati d’invalidità.

Di seguito vedremo la differenza fra invalidità civile e inabilità lavorativa, chi ha effettivo diritto alla richiesta degli arretrati e cosa fare nel caso in cui l’INPS non accetti la richiesta.More Link

La nave portacontainer Ever Given che martedì mattina si è incagliata nel tratto meridionale del canale di Suez ostruendolo completamente e bloccando totalmente il trasporto marittimo, dopo giorni di lavoro inizia a muoversi e a galleggiare.
La nave pesa oltre 220 mila tonnellate ed è lunga come quattro campi da calcio.
Purtroppo ciò ha provocato seri disagi, più di 200 navi sono rimaste bloccate alle due estremità e nell’area di attesa al centro del canale, provocando notevoli ritardi nelle consegne di petrolio e altri prodotti.
Con un pò di alta marea, l’armatore della nave a prima mattina è riuscito a fare delle difficilissime manovre, la situazione sembra quasi sbloccata.

Le manovre riprenderanno non appena il livello dell’acqua salirà al massimo, così che si sposterà al centro della via marittima.
A confermare il quasi sblocco totale delle nave è la Leth Agiences una società di fornitura di servizi per il canale tramite un twett.
Anche il tenente generale Osama Rabei, capo dell’Autorità del Canale di Suez, in Egitto ha confermato la bella notizia aggiungendo che è stata raddrizzato la rotta della nave e che la poppa è stata spostata di 102 metri.
Anche i siti web hanno annunciato la lieta notizia, Vesselfinder e Myshiptracking all’alba hanno evidenziato come la poppa della nave si fosse allontanata dalla riva occidentale del canale.

Martedì scorso il tragico evento, il portacontainer rimase bloccato nel canale di Suez a causa di fortissimi venti e di un’abbassamento improvviso delle acque.
Le operazioni di sblocco sono state capitanate da una società olandese, almeno dieci rimorchiatori e draghe sono stati coinvolti per aspirare la sabbia da sotto la nave.
Alcuni Paesi hanno lanciato l’allarme, se la situazione non si sarebbe sbloccata in tempi brevi molti sarebbero rimasti senza materiale per la produzione poi di materie fondamentali per la sopravvivenza.
L’ingorgo delle navi creatosi al canale di Suez, secondo una previsione , dovrebbe smaltirsi non prima di 3-6 giorni.

La mancanza di dosi per avviarsi alla vaccinazione di massa prevista nei mesi estivi ha costretto la regione Campania ad iniziare delle trattative private con le aziende farmaceutiche produttrici del vaccino.
Già nelle scorse settimane il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca avevo lasciato trapelare qualche indizio in merito all’approvvigionamento di fiale in maniera autonoma, ma non dando ulteriori informazioni in merito.
In questi giorni però sta circolando una voce, che sembrerebbe essere vera, su un piccolo accordo tra la regione Campania e la Russia, per la compera del vaccino Sputnik V, oggi ne hanno parlato anche alcune testate giornalistiche di rilevanza nazionale.

A differenza dei vaccini a mRNA di Pfizer-BioNTech e Moderna, Sputnik V sfrutta come AstraZeneca e Johnson & Johnson- la tecnologia a vettore virale,  l’obiettivo finale resta sempre far produrre al sistema immunitario gli anticorpi diretti contro la proteina spike di Sars-Cov-2.
Lo studio pubblicato su “The Lancet”, il primo di un certo livello sull’efficacia del vaccino russo, ha coinvolto oltre 20 mila persone, Sputnik V è efficace nel prevenire la malattia sintomatica nel 91% dei casi, anche se alcuni punti sono ancora poco chiari, a riferirlo è stata l’AIFA  e l’EMA.
Vincenzo De Luca aspetta solo l’ok dagli enti preposti , il resto è già tutto stipulato.

L’accordo in segreto è stato stipulato tra Soresa, società della Regione Campania che svolge il ruolo di centrale degli acquisti dei prodotti destinati alle aziende del sistema sanitario regionale e il fondo Russo per gli investimenti diretti (Rdif).
Le dosi che eventualmente dovrebbero arrivare nella regione Campania sono state già prodotte dall’operatore economico Human Vaccine.
Al di là dell’autorizzazione che riceverà o meno dall’AIFA e dall’EMA, è doveroso sottolineare l’ennesimo brillante lavoro svolto dalla maggioranza governativa della regione, che ancora una volta mostra un sistema super efficiente in un periodo non proprio facile.

 

Come ben ricordiamo, la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 è iniziata nel nostro Paese il 27 Dicembre scorso, circa nove mila dosi furono somministrate negli ospedali tra gli operatori sanitari.
Da quel momento e per il primo mese, l’Italia è stato il primo Paese europeo per dosi somministrate, purtroppo però la situazione si è capovolta incredibilmente.
Il commissario Arcuri non avendo redatto un buon piano vaccinale ora l’Italia si ritrova tra gli ultimi Paesi per persone vaccinate.
Con il cambio del governo, è stato nominato commissario per l’emergenza coronavirus, il generale Figliuolo che ha cambiato praticamente tutto il piano vaccinale.

In queste settimane stiamo assistendo ad un buon numero di vaccinazioni giornaliere, in alcuni giorni addirittura abbiamo superato le 200 mila somministrazioni, insomma il piano Figliuolo inizia a dare i primi buoni risultati.
In alcune regioni la campagna di vaccinazione procede un pò al rielento tanto che Figliuolo ha deciso di inviare delle task force in aiuto, si recheranno in Molise e Basilicata a supporto dei medici e infermieri già operanti nei centri vaccinali, per velocizzare soprattutto la vaccinazione agli over 80, categoria che è esposta ad un rischio molto alto.
Oggi nella conferenza Stato-regioni si parlerà di potenziare gli Hub vaccinali e di aprirne nuovi.

Si dovrà vaccinare per 12 ore al giorno, solo così potremmo raggiungere le 500 mila vaccinazioni giornaliere che Figliulo ha assicurato al popolo italiano.
Roberto Zoia, presidente del Consiglio nazionale dei centri commerciali oggi invierà una nota al Commissario per l’emergenza, mettendo a disposizione 200 siti per allestire centri vaccinali.
I centri commerciali sono luoghi idonei, facili da raggiungere, con ampi spazi per vaccinare e soprattutto per il parcheggio auto.
Intanto Figliulo sta facendo il giro per l’Italia a vedere personalmente i punti vaccinali, sarà in mattinata a Cosenza e nel pomeriggio a Catanzaro e Taurianova mentre sabato sarà alle 12 a Messina e alle 16 a Catania.

L’Italia sta attraversando la terza ondata di Coronavirus, da oltre tre settimane la curva dei contagi cresce in maniera abbastanza preoccupante, per fortuna da circa tre giorni i contagi sono calati di qualche punto percentuale, facendo così pensare che la fase di discesa della curva è ormai vicinissima.
Dopo le festività di Pasqua scadrà anche il decreto che vede l’Italia in zona rossa nei 3 giorni di festa.
Il Governo in vista di questa scadenza, tenendo conto che la curva dei contagi sta scendendo e che la campagna vaccinale sta andando quasi a pieno ritmo, valuterà la riapertura del Paese, in modo graduale.

Intanto venerdì prossimo il Ministro della Salute, Roberto Speranza, valuterà i nuovi dati epidemiologici provenienti dalle task force regionali, sperano di passare in zona arancione il Lazio e la Lombardia, per poi ritornare in rosso nei tre giorni di feste Pasquali.
A proposito di aperture, il ministro dell’Economia Daniele Franco sembra essere positivo, immagina una ripresa graduale alla normalità per il mese di Giugno, quando l’Italia avrà un bel numero di vaccinati e il virus perderà la sua forza anche con l’arrivo della stagione calda.
La maggioranza di governo è appunto a lavoro sui principali temi : gli spostamenti e la scuola.

A proposito di scuola, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha ribadito la volontà di riaprire le scuole il prima possibile, soprattutto per i bambini che frequentano le scuole elementari, importante però è farlo in sicurezza, salvaguardando la salute di tutti quelli che lavorano in questo comparto.
In questi giorni, ci sarebbe stata una riunione top secret tra il premier Draghi, Roberto Speranza e i rappresentanti del Comitato tecnico scientifico (Cts), forse avranno parlato proprio di queste eventualità.
I numeri di ieri registrano ancora un calo, 19 mila casi ma con un tasso di positività in calo al 5,6%, purtroppo i decessi superano i 500, dato ancora troppo alto.

 

Ennesima tragedia negli Stati Uniti D’America, purtroppo si tornano a contare dei morti causati da arma da fuoco.
Proprio una settimana fa, gli americani appresero la tragica notizia dalle televisioni locali, di una strage fatta in alcuni centri massaggi di Atlanta da un ragazzino di circa 20 anni che uccise ben 8 persone, il motivo legato ad un vero e proprio odio contro l’etnia asiatica, questa mattina la notizia di una sparatoria che al momento conta dieci morti.
In un momento già tragico per l’espandersi del Coronavirus, queste scene non dovrebbero nemmeno passare per la mente di una persona psicologicamente stabile.

Il fatto è accaduto con precisione nella cittadina di Boulder nel Colorado, Stato degli Stati Uniti occidentale, quando un signore è entrato indisturbato e senza farsi notare in un supermercato, con estrema freddezza ha imbracciato il suo fucile, un semiautomatico AR-15 e ha iniziato a sparare all’impazzata.
Dieci le persone colpite da arma da fuoco e che hanno perso inevitabilmente la vita, tra questi vi era un famoso agente della Polizia, il 51enne Eric Talley intervenuto sul posto per cercare di sedare la sparatoria.
Il Governatore del Colorado, Jared Polis subito dopo l’accaduto, esprime le sue parole di cordoglio per le vittime e le loro rispettive famiglie, denunciando il gesto folle compiuto dal suo concittadino.

Ad indagare sul caso gli agenti dell’FBI che hanno informato subito anche il Presidente Biden, che vorrà sapere ogni piccola novità sulla questione.
A sottolineare la pazzia successa, un video girato da un testimone oculare in cui si vedono decine e decine di persone stese a terra fuori e dentro al negozio, si sentono purtroppo anche i colpi d’arma da fuoco, che saranno letali per chi si trovava nel negozio.
I cittadini americani impauriti invocano un secondo lockdown, visto che da quanto vi è maggiore libertà succedono fatti davvero brutti.

In queste ore, in Italia, circa nove mila dipendenti di Amazon e ben oltre trenta mila della filiera connessi alla piattaforma statunitense più importante a livello di commercio online, sono in sciopero.
Grazie all’aiuto dei sindacati è stato indetto questo giorno di protesta, il primo al mondo per dirla tutta.
I lavoratori lamentano le pessime condizioni in cui si ritrovano a lavorare, con orari impossibili, spesso si superano le dieci ore lavorative, un’inquadramento contrattuale sbagliato e nessuna indennità legata all’emergenza Coronavirus, nonostante il lavoro non si sia mai fermato, anzi è aumentato.
In più, i vertici dell’azienda non sono disposti nemmeno ad un confronto.

L’azienda tramite una nota ha voluto però precisare alcune cosi, in primis sottolineando che non esiste nessuna situazione pessima di lavoro, anzi gli stipendi sono super competitivi rispetto alla concorrenza, ribadendo di aver già effettuato all’inizio del nuovo anno due colloqui con i sindacati, purtroppo non andati a buon fine.
I sindacati in risposta alla nota aziendale, hanno invitato i consumatori a non ordinare nessun tipo di prodotto nella giornata odierna, la proposta è stata accolta e condivisa anche da Federconsumatori.
In sciopero  tutte le società di fornitura di servizi di logistica che lavorano per Amazon.

Anche in America sono giorni importanti per le condizioni di salute dei lavoratori Amazon.
Nello stabilimento di Alabama ci saranno le votazioni per eleggere i sindacati dei lavoratori, il gruppo di Bezos ha cercato di boicottare fino all’ultimo gli incontri tra lavoratori, tanto che il nuovo presidente americano, Biden, è intervenuto a sostegno della categoria dei lavoratori, ricordando di rispettarne sempre e comunque i diritti.
Sempre dall’America arrivano notizie sulla richiesta di circa 4 mila lavoratori Amazon di buoni pasto, per fronteggiare la crisi economica.
La piattaforma di e-commerce più importante al mondo è finita in pochi giorni in un polverone.

 

Come ogni venerdì il ministro della Salute, Roberto Speranza, annuncerà il nuovo report riguardante la situazione epidemiologica dell’intera nazione, dividendo sempre le regioni in fasce colorate a seconda dei dati che le task force regionali inviano alla cabina centrale.
Il Ministro come sempre si avvale dello studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità ed ecco come da lunedì alcune regioni potrebbero cambiare colore, purtroppo la situazione generale non è delle migliori, tanto che l’Italia rischia di diventare tutta rossa.
Ad oggi la Sardegna è in zona bianca, Calabria, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta in zona gialla, Abruzzo, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria in zona arancione e Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto in zona rossa.

Ad oggi l’unica regione che potenzialmente potrebbe passare in zona arancione e quindi allentare le misure di sicurezza è il Molise, anche se la situazione relativa alle terapie intensive è ancora critica.
In Toscana invece potrebbero diventare rosse le altre province, oltre  Pistoia e Prato, Arezzo e Grosseto, anche se l’incidenza è ancora da zona arancione, il governatore Giani potrebbe però anticipare le restrizioni.
Situazione il lieve peggioramento per la Sardegna che è l’unica regione italiana ad essere in zona bianca.

Situazione ben diversa per la Campania, che da due settimane è in zona rossa, piccolo spiraglio di passare in zona arancione, lunedì 29 , se il report di venerdì prossimo dovesse dare parere positivo.
Situazione nazionale in lieve peggioramento, la fondazione Gimbe riporta le seguenti variazioni rispetto alla settimana precedente : decessi: 2.191 (+12,9%), terapie intensive +429 (+18,4%),isolamento domiciliare: +44.635 (10,9%),nuovi casi: 145.659 (+18,2%) e casi attualmente positivi: +47.887 (+11,1%).
Il rapporto invece tra tamponi e positivi sale al 7%.
Il popolo italiano spera che questi siano gli ultimi sacrifici da affrontare in vista della campagna vaccinale di massa, che ci renderà sicuramenti più liberi e sereni.

Mario Draghi ha portato una ventata d’aria fresca nel governo del nostro Paese, numerosi sono stati i cambiamenti anche ai massimi vertici degli organi di stato, molti dei quali sono stati accolti anche dalle forze di opposizione in maniera più che positiva.
Ha nominato il generale dell’Esercito Italiano Figliuolo a nuovo commissario per l’emergenza Covid-19 al posto di Domenico Arcuri , poi Fabio Curcio a capo del dipartimento della Protezione Civile e per ultimo ha ridisegnato il Comitato Tecnico Scientifico (CTS), ovvero un gruppo di esperti che dal marzo scorso aiuta il Governo nella difficile gestione della pandemia.

Innanzitutto il Cts è stato ridotto a dodici membri, scelti da Curcio e da Draghi, ne fanno parte: Franco Locatelli, Silvio Brusaferro, che avrà il ruolo di portavoce, Sergio Fiorentino, cui spetta il compito di segretario, Giuseppe Ippolito, Cinzia Caporale, Giorgio Palù, Giovanni Rezza, Fabio Ciciliano, Sergio Abrignani, Alessia Melegaro, Alberto Giovanni Gerli, Donato Greco.
Il nome che fa storcere un pò il naso è quello di Alberto Giovanni Gerli, laureato in ingegneria ed ex consigliere di Confindustria Padova, definitosi come “Big Data Scientist” che dall’inizio della pandemia ha creato un modello predittivo che fino ad oggi ha sbagliato ogni tipo di previsione.

Ultima previsione sbagliata riguardava la situazione epidemiologica del Veneto.
Il dott. Gerli in una lunga intervista aveva ribadito che la regione Veneto sarebbe diventata zona bianca entro la fine del mese di febbraio, non solo non è stato così, ma addirittura è entrata in zona arancione e dallo scorso lunedì è zona rossa.
Insomma la redazione del nuovo Comitato Tecnico Scientifico ha fatto scalpore sia in positivo che in negativo, per dovere di cronaca è importantissimo sottolineare che finalmente un virologo ne farà parte, visto che i nomi scelti dall’ex premier Conte erano si esperti, ma nessun era specialista in microbiologia e virologia.

 

 

 

A distanza di oltre dodici mesi dai primi casi positivi al Coronavirus, in questi giorni arriveranno delle nuove raccomandazioni per proteggersi ancora di più da questo maledetto virus, il nuovo regolamento è stato creato dal Ministero della Salute, dall’AIFA, da Inail e dall’Istituto Superiore di Sanità.
Tutto ciò perchè in Italia continuano a dilagare le varianti, in particolare quella inglese che dati alla mano è molto più contagiosa rispetto al ceppo originale, tanto che da circa 3 giorni ci sono di nuove zone rosse e arancioni, con nessuna zona gialla.

Vista la presenza massiccia delle varianti, le nuove raccomandazioni consigliano di aumentare la distanza fisica ad almeno due metri dove è possibile, e soprattutto nei casi in cui si può togliere la mascherina, nei bar e ristoranti soprattutto.
Nel caso ci si sieda a tavola, sarebbe consono aumentarla ad almeno 2.5 metri tra una persona e l’altra.
L’altra raccomandazione riguarda il vaccino per i soggetti che purtroppo sono stati contagiati dal Coronavirus, è possibile vaccinarsi con qualunque siero purchè lo si faccia a 3-6 mesi dall’ultima positività senza effettuare la seconda dose di richiamo.
Fanno eccezione le persone con condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici.

Per chi ha avuto soltanto un contatto stretto con un positivo ed è candidato al vaccino, dovrebbe osservare semplicemente una quarantena di 10-14 giorni prima di sottoporsi all’inoculazione.
Per contatto stretto si intendo, positività di un convivente nello stesso nucleo familiare, stretta di mano o confronto facci a faccia con un positivo, oppure contatto senza un dispositivo di protezione idoneo.
La novità assoluta riguarda i vaccinati, in caso di contatto con un positivo, bisogna lo stesso mettersi in quarantena, per 10 giorni con tampone negativo, o per 14 giorni senza effettuare nessun tipo di analisi.
E’ bene che anche chi abbia avuto il vaccino continui a rispettare le regole, ovvero indossare la mascherina, rispettare la distanza e lavarsi. molto spesso le mani

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi