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Nella nuova serie TV di genere Documentario, “The Me You Can’t See“, Lady Gaga torna a parlare dell’abuso sessuale che ha subito all’età di 19 anni, durante i primi passi nell’ambito dello spettacolo. La docu-serie è stata creata e interpretata da Oprah Winfrey e Prince Harry che portano in scena le loro esperienze di vita per sensibilizzare un argomento frainteso: la salute mentale e il benessere emotivo. Sono affiancati da ospiti che convivono con le ordinarie sfide dei problemi di salute mentale contribuendo ad eliminare ogni tipo di pregiudizio.

Tra gli ospiti della serie, Lady Gaga è sicuramente tra quelli più amati. Si è sin da subito spianata la strada del successo nel panorama della musica per la sua attitudine provocatoria e per le qualità delle sue performance in live: è stata annoverata tra le migliori interpreti del pop. Già dalla prima puntata racconta dell’abuso sessuale che ha subito quando aveva solo 19 anni, durante le sue prime esperienze con i produttori musicali: “Avevo 19 anni e stavo muovendo i primi passi nel settore, e un produttore mi disse ‘togliti i vestiti”.

La star del pop ha condiviso la drammatica esperienza durante la prima puntata, affermando di essere stata stuprata da un produttore da cui sarebbe rimasta incinta. Racconta delle avance del produttore, di cui non  palesa il nome, a cui però avrebbe più volte posto resistenza: “Io ho detto no e mi ha minacciata di bruciare tutta la mia musica e non smetteva di chiedermi di spogliarmi”. Lo stesso produttore che l’ha lasciata incinta in un angolo di strada dopo mesi di abuso. Da qui deriva il suo crollo psicologico che l’ha spinta a diventare autolesionista. Provava dolore, era quasi un’abitudine, fino a quando ha avuto la forza di farsi seguire in un percorso terapeutico, e di razionalizzare: “Solo dopo ho capito che era lo stesso dolore che ho provato quando la persona che mi ha violentata mi ha lasciata incinta in un angolo, fuori da casa dei miei genitori perché non stavo bene e continuavo a vomitare. Avevo subito un abuso“.

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Navigare in barca a vela può essere uno dei passatemi più belli che ci sono. A prescindere dal fatto che si faccia con l’obiettivo di pescare o semplicemente trascorrere del tempo in mezzo al mare, si tratta di un’esperienza fantastica. Ci sono degli appassionati che passano anche diversi giorni o diverse settimane su un’imbarcazione. Ma cos’è che si deve portare e di cui non si può fare a meno? Vediamolo insieme!More Link

Agitazione tra i telespettatori di Uomini e Donne: sembra che lo scontro tra Riccardo Guarnieri e l’ex siciliana, Ida Platano, abbia creato non pochi “rumors” tra i fan del programma in seguito alle accuse rivolte da Riccardo alla dama del parterre femminile, scene però che sono state tagliate dalla produzione. Riccardo ha accusato Ida di aver mentito perché il suo scopo sarebbe stato quello di avvicinarsi a qualcuno all’interno del programma che potesse garantirle una certa popolarità e le avesse dato quindi la possibilità di restare all’interno del programma.

Riccardo aveva lasciato il programma con Roberta Di Padua dopo aver messo fine alla storia con Ida. Proprio quando Ida è ritornata in studio, dicendo di essere aperta a nuove conoscenze, abbiamo assistito ad uno scontro tra Riccardo e Roberta durante il quale i due hanno deciso di terminare la loro conoscenza per incongruenze caratteriali e rancori irrisolti. Tuttavia, si è creato un clima teso quando i due hanno iniziato ad attaccarsi, ciascuno forte delle proprie convinzioni, fino ad offendersi. La dama di Cassino, non ha esitato a difendere la propria posizione e quando ha attaccato Riccardo, quest’ultimo ha “ha svuotato il sacco”.

Le anticipazioni avevano già svelato che avremmo assistito ad uno scoop scioccante. Ma la puntata ha gelato tutti i telespettatori: Riccardo ha rivelato che avrebbe stretto un accordo con Roberta affinché la dama potesse restare a lungo in trasmissione e aumentare i suoi followers per poter continuare a sponsorizzare. Ad intervenire è stata anche Ida spinta dal rancore nei confronti dell’ex pugliese. Riccardo ha zittito subito Ida accusandola: sembra che Ida avesse chiesto a Riccardo di mostrarle il cellulare per accertarsi che non la stesse registrando mentre rivelava ad una dama del trono Over di Uomini e Donne di volersi avvicinare a Sossio Aruta, ex cavaliere di uomini e donne, per emergere. La produzione ha tagliato le scene, provocando non poche reazioni da parte dei fan, che hanno notato una protezione palese nei confronti di Ida.

Oggi 17 maggio, il presidente del Consiglio Mario Draghi dopo il consulto con gli organi competenti ha elargito il nuovo calendario delle riaperture. Il consiglio dei ministri approva il Decreto che sposta il coprifuoco alle ore 23 da mercoledì 19 maggio. Dal 7 giugno il coprifuoco sarà spostato a mezzanotte e sarà abolito dal 21 giugno grazie alla proiezione effettuata sull’andamento della campagna vaccinale. Dalla cabina di regia del governo arriva anche la notizia di zona bianca per alcune regioni d’Italia: dal primo giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna saranno in zona bianca. Il 7 giugno si aggiungono anche Abruzzo, Veneto e Liguria. Attualmente tutta l’Italia si trova in zona gialla, rimane in zona rossa solo la Valle d’Aosta che intende però chiedere il passaggio in zona gialla da lunedì 24 maggio.

 

Novità per quanto riguarda le cerimonie. Le feste potranno essere organizzate dal 15 giugno sia all’aperto che al chiuso. All’ingresso del locale gli invitati dovranno possedere una certificazione che attesta di essere stati vaccinati con la seconda dose, oppure di aver avuto il covid ed essere guariti oppure aver effettuato un tampone con esito negativo nelle 48 che precedono il giorno della cerimonia. Le feste al chiuso si potranno organizzare grazie anche al permesso, dal 1 giugno, di consumazione del pasto all’interno del locale. Inizialmente dalle 5 alle 18, ma è prevista già una proroga per aprire la sera.

 

I centri commerciali potranno rimanere aperti nei giorni festivi e prefestivi dal 22 maggio, nella stessa data riaprono anche gli impianti sciistici, i bar potranno consentire la consumazione al bancone dal 1 giugno. Nella stessa data è consentito tornare negli stadi con capienza non superiore al 25% e comunque non superiore 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso per quanto riguarda i palazzetti. Parchi tematici e congressi ok dal 15 giugno. Le graduali riaperture riportano quasi alla normalità per l’inizio della bella stagione.

 

Oggi, 14 Maggio, ad un anno dalla sua morte, finalmente è possibile rendere omaggio ad Ezio Bosso: la sua urna è ospitata nel Cimitero Monumentale di Torino, città natale del grande musicista, presso cui tutti i sostenitori potranno recarsi per offrigli ossequio. Ezio Bosso, che riteneva la musica una fortuna e “la nostra vera terapia”, era affetto sin dal 2011 da una malattia neurodegenerativa, motivo per il quale dovette subire l’asportazione della neoplasia cerebrale; fu successivamente colpito da una sindrome autoimmune neuropatica.

Se inizialmente poteva continuare a coltivare la sua passione per il piano, per la composizione e per la musica in generale, l’aggravarsi della patologia gli impedì successivamente l’utilizzo delle mani. Ciononostante riteneva che la malattia non fosse la sua identità, “è una questione più estetica” infatti si riteneva “un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono”, e non si è mai arreso: ha portato avanti la sua musica e si è reso interprete della sua musica partecipando come testimone e ambasciatore internazionale dell'”Associazione Mozart 14“. La degenerazione della malattia lo ha condotto alla morte, tanto sofferta dai suoi fan, avvenuta il 14 Maggio 2020.

Venuto a mancare a soli 49 anni, il grande pianista, compositore e direttore d’orchestra non ha potuto avere un saluto dignitoso, che tanti fan avrebbero voluto dedicargli, a causa dell’emergenza endemica protratta nei mesi. Ad un anno dalla sua scomparsa però arriva la notizia che sarà possibile salutare e onorare la memoria di Ezio Bosso recandosi, sempre nel rispetto delle norme anti-Covid e evitando eventuali assembramenti, presso il Cimitero Monumentale di Torino dove alloggia l’urna del grande maestro. La sua musica vive, insieme a lui, grazie alle iniziative della famiglia che pubblicheranno tutti i suoi testi, inediti o parzialmente inediti, i suoi pensieri, la storia della sua professione che rappresenta la testimonianza di un grande musicista il quale ha dedicato tutta la sua vita alla musica.

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I bagni chimici, quelli che si posizionano in occasione di fiere, eventi e cantieri edili, sono installazioni perfette per risolvere tutte le necessità per cui è necessario un servizio igienico. Ad oggi sono disponibili diverse aziende che offrono il servizio di noleggio bagni chimici Milano , Roma e in qualsiasi città d’Italia, per ogni tipologia di evento o lavoro.

Le norme di legge per quanto riguarda l’allestimento di cantieri edili e di servizi igienici per fiere ed eventi vari prevedono anche il numero di bagni da posizionare. Nel caso di utilizzo continuativo, come avviene ad esempio presso un cantiere edile, deve essere posizionato un bagno ogni 10 lavoratori; nel caso di un cantiere con 15 addetti saranno quindi obbligatori almeno 2 bagni chimici. Per gli eventi che durano per massimo 6 o 12 ore il numero di bagni chimici è molto ridotto; si va dai 2 bagni chimici per eventi che durano meno di 6 ore e con un’affluenza di un massimo di 249 soggetti, fino a oltre 200 bagni per eventi che durano meno di 12 ore con un’affluenza di oltre 12.500 soggetti.More Link

Il gruppo di ricerca di Manolis Kellis al Massachusetts Institute of Technology (Mit) a Cambridge, negli Stati Uniti ha reso noti i risultati di un’ampia ricerca nell’ambito della genomica molecolare. Il virus SarsCov2, com’è stato dimostrato da studi in vitro, presenta una proteina Spike la quale permette al microrganismo virale di ancorarsi alle cellule bersaglio, cellule polmonari verso cui ha elevato tropismo, e penetrarvi velocemente. E’ proprio questa proteina Spike ad essere ancora oggi oggetto di studio: comparando le diverse varianti (inglese, sud-africana e brasiliana) i ricercatori hanno scoperto che la maggior parte delle mutazioni avvengono proprio a carico dei geni che codificano per la proteina Spike. E’ stato dimostrato che ognuna di queste varianti presenta più di 20 mutazioni e grazie agli studi nell’ambito della genomica comparativa è stato possibile identificare le mutazioni più rilevanti.

Gli studi condotti da un gruppo di ricercatori hanno permesso di ottenere una più dettagliata mappatura genetica del virus SarsCov2, che rappresenta una guida pratica utile ad individuare una strategia contro il Covid-19: questo manuale individua i geni che vengono tradotti dal microrganismo patogeno in proteine, quindi in ultima analisi permette di identificare le componenti proteiche del virus che possono essere sfruttate sia per il trattamento terapeutico sia per la formulazione dei vaccini; inoltre permette di individuare le mutazioni genetiche che permettono l’evoluzione di forme virali mutate e più resistenti.

Infatti è stato visto, confrontando il genoma del coronavirus responsabile della Sars con i 42 ceppi di Sarbecovirus (appartenente al genere Beta-coronavirus) che infettano i pipistrelli, che SarsCov2 presenta sei geni codificanti addizionali. Hanno escluso che possano esserci ulteriori geni codificanti da scoprire. Inoltre è stato visto che oltre al gene ORF3a, responsabile della replicazione del virus, c’è anche un altro gene coinvolto nella patogenesi, sfalsato di qualche base dall’altro, che è stato chiamato ORF3c. Questi studi hanno permesso anche anche di rivedere risultati emersi da studi precedenti: è stato visto che 5 regioni di RNA in realtà non codificano per geni funzionali.

Violenti scontri tra manifestanti palestinesi e polizia israeliana a Gerusalemme, sulla Spianata delle Moschee: contestatori palestinesi lanciano pietre contro gli agenti fuori dalla moschea, diversi testimoni affermano che gli agenti avrebbero scagliato lacrimogeni e granate violente. Il conflitto sembra essere dovuto alla minaccia di sfratto di tre famiglie palestinesi da parte del distretto di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est, decisione definitiva che spetterà prendere alla Corte Suprema di Israele lunedì.

Ulteriori tensioni a Gerusalemme sono da attribuire ad una marcia israeliana nazionalista messa in conto per lunedì che avrebbe dovuto onorare la potenza di questi ultimi nella conquista della parte est di Gerusalemme avvenuta nel 1967 durante la Guerra dei Sei Giorni. Gerusalemme Est è considerata la sede della Città Vecchia e la sede dei luoghi sacri, la celebrazione di Israele per la conquista di questa sede è stato il motivo per cui il popolo israeliano avrebbe condotto questa avanzata in massa nei pressi dei quartieri musulmani della città. La marcia israeliana è però considerata dai manifestanti palestinesi una istigazione.

La notte di domenica circa 8 mila manifestanti hanno occupato la Moschea Al Aqsa, ”un crimine commesso dall’occupante”, dichiara l’Autorità Nazionale Palestinese, che si impegna affinché siano messe in atto tutte le operazioni necessarie per contrastare questa aggressione ai luoghi sacri della città.  Lunedì mattina la Polizia israeliana ha fatto irruzione nella moschea di Al Aqsa, sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme (Israele), dove si trovavano i devoti musulmani che pregavano. Gli agenti, in possesso di armi da fuoco, hanno lanciato granate, proiettili di gomma e lacrimogeni per sparpagliare le persone al di fuori della Moschea e molte di loro hanno reagito attaccando gli agenti con pietre e altri oggetti. Secondo l’organizzazione palestinese Mezzaluna Rossa ci sarebbero stati circa 215 feriti, di questo 154 sono stati condotti in ospedale e 5 di loro sono in gravi condizioni.

Anche questa settimana l’indice Rt è in risalita. L’indice di contagio del coronavirus, che nella scorsa settimana si era assestato a 0,85, risale di qualche punto. Il valore emerso dal monitoraggio settimanale del ministero della Salute dichiara un leggero aumento, 0,89. Continua la discesa dell’incidenza del contagio. Nonostante l’indice Rt sia in continua risalita, l’incidenza scende a 127 casi ogni 100.000 abitanti. 146 il valore registrato la scorsa settimana. Nessuna regione è in zona rossa, in zona arancione solo Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta, le restanti regioni sono in zona gialla. Il governo prepara nuove misure di contenimento che entreranno in vigore il 10 maggio.

Si osserva un leggero miglioramento del rischio, con nessuna regione ad alto rischio. I servizi ospedalieri registrano una diminuzione della pressione nella maggior parte delle regioni. L’unica regione che rischia un’impennata di contagi è la Calabria dove c’è alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane. Le terapie intensive si svuotano, il tasso di occupazione nazionale scende sotto la soglia critica del 29%. La variante inglese e quella indiana continuano a circolare e secondo gli esperti bisogna continuare a prestare attenzione e attuare tutte le misure di contenimento indicate dal governo. L’incidenza è in lenta diminuzione ma ancora elevata, quindi massima cautela.

La regione con più casi giornalieri è la Lombardia, seguita da Campania, Lazio ed Emilia Romagna. Il totale dei contagi sale a 4.092.747, i guariti giornalieri sono oltre 15.000. L’età media dei casi scende sotto i 41 anni, mentre l’età media dei ricoveri scende sotto i 65 anni. La questione coprifuoco continua a rimanere sotto dibattito, il 16 maggio potrebbe essere la data in cui si potrà delineare l’idea di spostarlo almeno un’ora più avanti. Entro quella data, infatti, il governo raccoglierà i dati per avere un quadro completo della situazione e deciderà se estenderlo alle 23, a mezzanotte o addirittura abolirlo. La decisione verrà presa entro l’inizio di giugno.

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Quando si arreda un’abitazione da zero, oppure si devono effettuare dei lavori di ammodernamento, si pensa anche a realizzare un sistema di illuminazione funzionale ed al contempo in linea con l’arredo. Tuttavia, a volte, si trascurano alcuni elementi che, invece, potrebbero fare la differenza per mantenere un fil rouge con gli elementi principali, come gli interruttori, i portalampada oppure i rosoni. In altri casi, si tende a tralasciare questo aspetto poiché si è poco pratici con le sostituzioni. In realtà non è molto difficile cambiare gli accessori illuminazione: bastano gli attrezzi giusti ed un po’ di manualità.More Link

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