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Partito democratico

Partito Democratico: è amara la decisione di Matteo Renzi, che ha fatto la sua scelta dopo i tristi risultati delle elezioni. L’ormai ex segretario del partito lascia la guida del PD perché, visti i risultati avuti alle politiche appena concluse, bisogna aprire una pagina nuova

Partito democraticoDopo ore di riflessioni e ripensamenti con il suo stato maggiore, Matteo Renzi ha deciso di lasciare la guida del Partito Democratico in maniera tale da consentire l’apertura di una pagina nuova che possa anche permettere al suo partito di raccogliere i pezzi della sconfitta e poter tornare a dare il suo peso anche all’opposizione.

Dopo aver perso in credibilità ed efficacia, quindi, l’ex presidente del Consiglio ha preso la sua decisione. Inizialmente, Renzi avrebbe voluto guidare il partito fino alla formazione del nuovo governo per poi portare il partito alla fase congressuale ma l’addio alla guida del suo partito è arrivato nel tardo pomeriggio del giorno dopo le elezioni.

Egli ha fatto intendere anche che il PD non sarà mai un partito in grado di fare inciuci con Movimento 5 stelle e Lega in quanto ci sono dei chiari elementi distintivi tra il Partito democratico e loro, come ad esempio l’antieuropeismo e il loro odio verso gli avversari politici.

Nascita governo

Nascita governo: sarà possibile? Con i risultati delle ultime elezioni si può attestare che la formazione di un governo stabile sarà difficile in quanto nessun partito possiede una maggioranza assoluta in parlamento

Nascita governoGli Italiani hanno partecipato volentieri alle consultazioni elettorali del 2018, in quanto la voglia di scegliere un proprio governo era tanta e mancava ormai da qualche anno.

Ne è stata la prova schiacciante il fatto che l’affluenza alle urne si è attestata intorno al 73%, una percentuale che ha visto gli italiani votare per più coalizioni manifestando una chiara e netta preferenza solamente se parliamo di un singolo movimento politico come quello dei 5 stelle.

Appare perciò chiaro, al momento attuale, che non essendoci una maggioranza netta e assoluta sarà difficile formare un governo e il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella dovrà essere in grado di conferire un incarico pieno come di consueto oppure esplorativo anche se non è espressamente previsto dalla Costituzione, nel caso in cui le consultazioni elettorali non abbiano prodotto risultati significativi.

Nel caso in cui venga scartata l’ipotesi del governo esplorativo il Presidente Mattarella dovrà conferire l’incarico alla persona scelta dai gruppi di maggioranza che costituirà un governo per poi ottenere la fiducia dal Parlamento.

Mondo del calcio in lutto

Mondo del calcio in lutto: il capitano della Fiorentina è morto nel sonno, probabilmente per un arresto cardiocircolatorio mentre era a in albergo con la sua squadra a Udine.

La ventisettesima giornata di campionato di serie A 2017/2018 sarà ricordata come la giornata dove si è vissuta una grande tragedia.

Mondo del calcio in luttoLa giornata in cui è morto un giovane ragazzo di 31 anni, e nella quale il capitano Davide Astori ha abbandonato la sua squadra e la sua famiglia per sempre: un arresto cardiocircolatorio lo avrebbe portato via nella notte che sarebbe dovuta servire soltanto per il recupero delle forze prima di affrontare assieme ai suoi compagni l’Udinese.

I suoi compagni hanno si sono accorti della sua morte quando lo attendevano in vano per fare colazione tutti insieme alle 9,30 del mattino. Dopo qualche minuto, preoccupati, lo hanno raggiunto in stanza dove la tragedia si è fatta viva.

Davide Astori lascia la compagnia Francesca Fioretti con la quale viveva un amore travolgente nato cinque anni fa e la figlia Vittoria che con la sua nascita appena due anni fa, quell’amore lo aveva anche consacrato in maniera assoluta.

La lega calcio ha stabilito in segno di lutto il rinvio di tutte le partite in programma della giornata sia nella serie A che nella serie B: anche in lega pro e in altri sport ci sono stati rinvii per un lutto che ha colpito tutti.

I videogiochi degli anni 80

I videogiochi degli anni 80: nostalgia canaglia per molti. Elencare i videogiochi diffusi negli anni 80 risulterebbe un’operazione ardua ma parlarne tra amici con nostalgia è una cosa che fanno in molti

Ancora oggi non è cosa rara ascoltare discorsi tra quarantenni che, nonostante i ritmi frenetici dei giorni d’oggi trovano il tempo per scambiare ricordi tra episodi inerenti le loro primissime esperienze di attività videoludica avute negli anni 80.

I videogiochi degli anni 80Tra le loro esperienze si sente parlare spesso di Bubble Bobble che nei suoi 100 quadri vedeva due fratelli Bubby e Bobby trasformarsi in draghetti verdi per poter salvare le loro fidanzate dalle grinfie dei cattivi, oppure di videogiochi che si riferivano ad omonime serie televisive.

Tra i videogiochi che facevano riferimento a famosissime serie tv o saghe cinematografiche possiamo menzionare ad esempio, Mission Impossibile che vedevano un eroe cimentarsi in importantissime e delicate missioni da portare a termine senza fallire.

I videogiochi in quegli anni hanno anche appassionato molti amanti dello sport che potevano cimentarsi in gare di auto o nel far muovere atleti in velocità nelle più disparate discipline: tra questi è non possiamo non ricordare Hiper Olimpics o Out Run.

Tra i ricordi degli ex ragazzi spopola in maniera incontrastata quello di Super Mario Bros che negli mitici anni 80 conquistava chiunque.

Infortunio Neymar

Infortunio Neymar: una situazione abbastanza problematica e grave per il calciatore. È più grave di quanto apparso in un primo momento l’infortunio che ha coinvolto il campione brasiliano: Neymar è già partito alla volta del Brasile per essere operato al piede

Infortunio NeymarL’attaccante brasiliano in forza al Marsiglia ha subito un brutto infortunio al piede: il ragazzo ha riportato la frattura parecchio importante del quinto metatarso. E se inizialmente si pensava che le sue condizioni fossero facilmente recuperabili, adesso la situazione è più complicata di quanto non si pensasse: e così, le sue condizioni di salute sono state espletate dal medico della nazionale brasiliana Rodrigo Lasmar che preannuncia una fase di recupero post operatorio abbastanza importante e non come si era pensato subito dopo l’infortunio.

Nella giornata di sabato, il giovane calciatore subirà un intervento delicato al piede, ed ovviamente questo intervento risulta essere, per ovvie e facilmente spiegabili ragioni, un’operazione molto delicata, dalla quale dipenderanno le sue sorti dal punto di vista professionale e della carriera.

Neymar, quindi, verrà operato a Belo Horizonte e non potrà scendere in campo prima di novanta giorni circa: probabilmente le sue prossime prestazioni le vedremo con la maglia giallo-oro durante i prossimi mondiali di calcio.

Gemma umiliata da Tina

Gemma umiliata da Tina: Maria De Filippi mostra di non accettare più questo comportamento eccessivo dell’opinionista

Gemma umiliata da TinaÈ stata vista come una reazione eccessiva ed esuberante, quella di Tina Cipollari nei riguardi di Gemma Galgani: da sempre l’una contro l’altra, l’opinionista Tina non ha mai nascosto la sua antipatia nei confronti della dama torinese, spesso lanciando contro di lei battutacce e frecciatine. Pare però che nella puntata di Uomini e Donne che è andata in onda questo pomeriggio, le cose siano effettivamente sfuggite di mano alla stessa Tina, la quale ha infatti rivolto un gesto non propriamente gentile nei riguardi della dama torinese.

E per questo suo gesto non gentile, la Cipollari è stata tra l’altro ripresa anche dalla conduttrice del programma, Maria De Filippi, che ha consigliato alla Galgani di non avere le stesse reazioni della Cipollari e quindi di comportarsi da signora, lasciando intendere che l’opinionista non si sia comportata proprio in maniera egregia.

Ma cosa è successo che ha fatto saltare i nervi della conduttrice, e che ha scatenato anche il nervosismo del pubblico? La Cipollari, nel bel mezzo dell’ennesima discussione con Gemma, ha lanciato contro quest’ultima una bottiglietta d’acqua: un gesto, questo, che è stato aspramente e duramente criticato.

Quando si parla di Network Marketing in Italia si viene subito guardati con sospetto. In effetti in passato alcune aziende hanno nascosto dietro questa dicitura degli affari loschi, simili a delle catene di Sant’Antonio, nelle quali si raccoglievano soldi per acquistare promesse, che non venivano poi mantenute. In realtà il Network Marketing è invece un’interessante opportunità di guadagno, dedicata a chiunque voglia prendervi parte.More Link

Esempi unione colossi

Esempi unione colossi: chi ha fatto la storia dal punto di vista dell’unione di due menti per proporre qualcosa di nuovo

Si è parlato di recente di una possibile unione – che potrebbe avere dei grandi ed interessanti aspetti ed effetti dal punto di vista economico oltre che produttivo – e la notizia di questa unione tra i due colossi – parliamo di Apple e Netflix – ha sicuramente fatto il giro del mondo.

MEsempi unione colossia non sarebbe la prima volta che due importanti colossi di due settori differenti, ma comunque importanti dal punto di vista mondiale, si uniscono proprio con lo scopo di dare vita a qualcosa di migliore, ad un prodotto che presenta delle caratteristiche sensazionali.

Quali sono, allora, i grandi esempi del passato che potrebbero avere in questo senso ispirato le due aziende e che potrebbero fungere da grande esempio?

Basti pensare alla Disney, noto colosso statunitense, che sta letteralmente monopolizzando il mercato acquisendo una casa dietro l’altra: Marvel, Lucas, persino la Fox. E anche Amazon, che principalmente sarebbe dovuta essere una “semplice” piattaforma di compravendita, nel tempo si è trasformata divenendo qualcosa di sempre più mastodontico e imperante, anche grazie al servizio di Amazon Prime e al conseguente Prime Video, che permette di vedere numerose serie televisive e show di ogni genere.

Apple e Netflix unione

Apple e Netflix unione: possibilità che si attestano attorno al 40%, secondo gli analisti del settore

Apple e Netflix unionePotrebbe essere una novità davvero molto rilevante, dal punto di vista dell’economia e del settore delle compravendite con piattaforme di streaming sempre più oggetto di acquisti da parte dei grandi colossi della tecnologia mondiale. Un mercato nel quale, secondo molti analisti ed esperti in materia, un gigante come Apple, che ha fatto dell’avanguardia il proprio credo, vorrebbe gettarsi a capofitto.

È una notizia di qualche settimana fa: ma anche se per il momento non è stata smentita né confermata, ecco che emergono le prime opinioni in merito. Cosa potrebbe accadere se Apple decidesse di acquisire Netflix? Ma soprattutto quali sono le reali possibilità che ciò si verifichi?

Da qui sono sorte le voci di un possibile acquisto, da parte di Apple, di una delle piattaforme di streaming più note e più amate a livello mondiale: quella di Netflix, capace di annoverare milioni e milioni di clienti da ogni parte del globo terrestre.

Secondo vari analisti, la possibilità che Apple possa effettivamente rilevare Netflix, al momento, si attesterebbe ad un buon 40%: una percentuale certamente notevole, specialmente a fronte della riforma fiscale varata dal presidente statunitense Trump, che permetterebbe alla casa di Cupertino di risparmiare circa 60 miliardi di dollari di tasse.

Apple acquista Netflix

Apple acquista Netflix? Una notizia di circa un mese fa, che ancora oggi però non è riuscita a riscontrare alcuna dichiarazione che confermi o smentisca quanto è stato di recente dichiarato in merito

Apple acquista NetflixSi tratta di due colossi che potrebbero unirsi, e questa notizia – che ha avuto luogo comunque un mese fa e che per adesso almeno, non ha ancora trovato i suoi possibili riscontri – continua a rimanere sulla linea del mistero. Sarà vero?

Intanto, non rimane che raccontare di questa notizia ricordando gli aneddoti che potrebbero aver portato verso questa possibile realtà: stiamo parlando di Apple e Netflix, due colossi, che secondo questa notizia potrebbero presto avere una unione.

E se è vero che l’unione fa la forza, come citava un vecchio adagio, questo motto, o proverbio antico, se vogliamo, oggi è comunque un detto che viene applicato praticamente alla lettera, soprattutto da molte azienda di caratura mondiali. Non sarebbe quindi la prima volta che due colossi di grande rilevanza dal punto di vista economico e mondiale decidano di unirsi per migliorare – anche se non è sempre detto che si vada ad un miglioramento – due prodotti già comunque di una certa efficacia ed importanza dal punto di vista produttivo, professionale, e della fruibilità.

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