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Ciclo mestruale e falsi miti

Ciclo mestruale e falsi miti: ecco alcune considerazioni da fare in merito ad esso ed alla gravidanza

Ciclo mestruale e falsi mitiUno degli argomenti più dibattuti in merito alla gravidanza è quello secondo il quale durante il periodo mestruale non si possa rimanere incinta. In effetti questo è un luogo comune che spesso veniva detto alle ragazze che non volevano intraprendere un percorso di gravidanza, ma che comunque volevano avere dei rapporti sessuali non protetti con i loro fidanzati: si tratta quindi di un logo comune, in quanto in realtà è stato spesso dimostrato il contrario.

Infatti,  è stato assolutamente verificato che anche durante il periodo mestruale una donna può essere fertile. Secondo quanto emerge da un recente studio del National Institute of Health Sciences portato avanti da diversi ricercatori ed esperti del settore, è del tutto possibile che una donna sia fertile già dal quarto giorno dall’inizio del ciclo, e se il ciclo è irregolare queste possibilità tendono ad aumentare in maniera inesorabile. Pertanto, non è affatto vero che una donna non può rimanere incinta durante il ciclo mestruale e questo non va quindi affatto considerato come un freno alle probabilità di concepimento: non va trattato, insomma, come metodo anticoncezionale.

Ovulazione e falsi miti

Ovulazione e falsi miti: ecco quali sono alcune considerazioni che riguardano la gravidanza e soprattutto quali sono i luoghi comuni e falsi miti in merito

Ovulazione e falsi mitiIl tema della gravidanza è spesso costellato di false idee e falsi miti generati soprattutto da vecchie concezioni e credenze delle vecchie generazioni: si tratta quindi di idee totalmente prive di ogni fondamento scientifico e di supporto medico che prendevano piede a partire dai pensieri e dalle opinioni che avrebbero potuto aiutare le donne nell’identificare delle possibilità maggiore di rimanere incinta.

Una di queste idee false che si generano attorno la gravidanza è quella secondo la quale l’ovulazione necessariamente avvenga 14 giorni dopo le mestruazioni. In realtà questa è un’indicazione valida dal punto di vista generico ma non è così precisa per chi sta cercando di rimanere incinta anche perché l’ovulazione in realtà è un momento molto delicato e molto differente che varia da donna a donna e non è detto che si verifichi necessariamente 14 giorni dopo le mestruazioni. Infatti, vi sono delle donne che non hanno un ciclo lungo 28 giorni e questo chiaramente comporta delle differenze sostanziali: non si può, sulla base di considerazioni generiche, capire esattamente quando fare l’amore per rimanere incinta.

Fare l'amore per rimanere incinta

Fare l’amore per rimanere incinta: uno dei luoghi comuni e falsi miti da sfatare è quello secondo cui è necessario farlo ogni giorno

Fare l'amore per rimanere incintaUno dei falsi miti che riguardano la gravidanza che è uno degli argomenti più dibattuti e sul quale spesso si fanno delle considerazioni anche parecchio false e prive di fondamento e quando secondo il quale sia necessario fare l’amore tutti i giorni. Per rimanere incinta, infatti, una donna dovrebbe concedersi ogni giorno a suo marito in quanto questo permette agli spermatozoi di essere più concentrati e quindi di arrivare più facilmente alla cervice uterina. In realtà le cose non stanno affatto così, e sono del tutto diverse, in quanto se l’uomo ha dei rapporti troppo frequenti la concentrazione di spermatozoi tende a diminuire e così anche la loro mobilità, e questo potrebbe in teoria diminuire le probabilità di concepimento. Qual è quindi la cosa giusta da fare?

La migliore cosa consiste nel tenere sotto controllo il ciclo mestruale della donna, e quindi essere pronti a beccare il periodo fertile, facendo l’amore frequentemente proprio durante questo periodo, che inizia a partire dai 6 giorni precedenti l’ovulazione.

Posizioni per fare l’amore

Posizioni per fare l’amore: il luogo comune secondo cui è possibile favorire il concepimento con determinate posizioni, e perché deve essere sfatato

Posizioni per fare l’amoreIl tema della gravidanza è  spesso costellato da luoghi comuni, falsi miti, e idee che provengono da vecchie concezioni delle nostre nonne o delle nostre bisnonne che avevano le loro credenze in merito ad un periodo così delicato ma comunque importante nella vita della donna come la gestazione.

Uno dei falsi miti riguardo la gravidanza è quello secondo il quale la posizione conta. Secondo questa concezione fare le acrobazie tra le lenzuola può essere una buona idea per non far cadere l’amore e la coppia nella monotonia ma nello stesso tempo vi sono delle posizioni secondo le quali è più facile che gli spermatozoi penetrino all’interno dell’ovulo. Tra i concetti più comuni, vi è quello secondo il quale restare sdraiata per qualche minuto è molto importante per evitare l’espulsione del liquido seminale. Inoltre, vi è l’idea che la posizione del missionario o quella da dietro consentano allo sperma di arrivare più vicino al più in fretta alla cervice. Si tratta però di una idea e di un falso mito da sfatare.

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stethoscope-1584223__340Il linfedema può essere mantenuto sotto controllo seguendo le raccomandazioni elencate di seguito, tra cui: mantenere una buona alimentazione, fare esercizio fisico regolare, evitare infezioni, evitare di indossare abiti, scarpe o gioielli troppo stretti e praticare una buona cura della pelle per prevenire infezioni o infiammazioni. Tuttavia, una volta accertato di essere affetti da questa condizione, non rimane che sottoporsi a una terapia che, seppur non rappresenta la soluzione definitiva, permette di evitarne il peggioramento.More Link

Che pancione hai

Che pancione hai? Se lo osservi bene, potrai capire in anticipo il sesso del bebè: ma si tratta solo di un luogo comune, perpetrato dalle nostre bisnonne, una vera e propria credenza popolare senza alcun fondamento scientifico

Che pancione haiChe pancione hai? Era una delle domande più diffuse che le nostre nonne e bisnonne erano solite fare ad una donna in dolce attesa: lo scopo della domanda (e dell’osservazione della forma del pancione della gestante) avrebbe restituito, secondo questa diceria, delle informazioni molto importanti ed interessanti circa la gravidanza ma soprattutto circa il sesso del bambino. E così, quando, in epoche antiche, nessuna ecografia poteva fornire delle informazioni sul sesso del bebè, ecco che spuntavano le informazioni “mediche” delle nonne, che sostenevano di sapere esattamente di che sesso era la creatura portata in grembo.

Se il pancione della mamma era tondo, il bebè sarebbe stato una femminuccia, mentre al contrario, se la pancia fosse stata a punta, si sarebbe trattato di un maschietto: è inutile dire che in realtà si tratta di semplici luoghi comuni forse dovuti al fatto che la forma della pancia poteva creare delle somiglianze con i genitali del bebè, ma nulla di scientifico o comprovato da medici o esperti.

Vedere troppa televisione fa male agli occhi

Vedere troppa televisione fa male agli occhi? Ecco quali sono le credenze popolari raccontate ai bambini e qual è la verità in merito: nessuna prova scientifica dimostra che la troppa tv faccia perdere la vista

Vedere troppa televisione fa male agli occhiAncora oggi, nonostante una maggior informazione sui temi più o meno comuni, si continua spesso a credere a superstizioni e credenze popolari, che riguardano argomenti disparati, dall’alimentazione alla gravidanza, dagli animali allo svago. Una delle credenze popolari che un tempo erano molto diffuse riguardano la televisione: si diceva spesso ai bambini, ad esempio, che vedere troppa televisione fa male agli occhi, esattamente come si diceva che, al contrario, mangiare carote facesse aumentare e migliorare la vista.

Si tratta in entrambi i casi di luoghi comuni e false verità: non esiste, infatti, alcuna prova medica ed evidenza scientifica secondo la quale vedere troppa televisione possa far davvero male alla vista, esattamente come mangiando tantissime carote nessuno otterrà una vista supersonica. Semplicemente, mangiare carote, come ortaggi, frutta e verdura, fa in generale bene alla salute proprio come vedere troppa televisione potrebbe causare un affaticamento visivo temporaneo: tuttavia, nessun danno rilevante è stato registrato guardando troppa tv.

Rospi e luoghi comuni

Rospi e luoghi comuni: le superstizioni e le “favole” che vi hanno sempre raccontato potrebbero non avere neanche un fondamento scientifico. Ecco di cosa si tratta

Rospi e luoghi comuniNelle favole più belle che ci sono state raccontate quando eravamo dei bambini, ci veniva detto che una principessa, dopo aver baciato in maniera disgustata un rospo, si dovette ricredere: perché al suo bacio, si spezzò l’incantesimo che teneva un principe bellissimo e ricchissimo bloccato nel corpo di un viscido e puzzolento rospo e che, da quel momento, la principessa sarebbe stata felice. Certo, è una storia che può avere una morale interessante da insegnare ai bambini, e cioè che non bisogna mai credere alle apparenze, nel bene e nel male. Tuttavia, non tutto ciò che ci viene raccontato è vero.

E se è vero che baciando un rospo, esso non si trasformerà in un principe, è comunque altrettanto vero che toccando un rospo non ci accadrà nulla di male, non ci verranno le verruche e non avremo nessun tipo di fastidio o di disturbo alle mani. Le verruche, infatti, fanno parte di un virus che non viene trasmesso da rospi ma dagli esseri umani. Un altro luogo comune, insomma, che fa parte più delle antiche dicerie e superstizioni di un tempo che di altro.

 

Elisa Isoardi vita privata

Elisa Isoardi vita privata: ultima frecciatina pungente nei riguardi dell’ex fidanzato, il ministro dell’Interno Matteo Salvini

Elisa Isoardi vita privataNon mancano, nonostante tutto, le frecciatine e le battutine pungenti da parte di Elisa Isoardi nei riguardi del suo ex compagno, attuale ministro dell’Interno Matteo Salvini: nel corso di una delle puntate del programma televisivo di stampo culinario che lei stessa conduce, la Isoardi si è lasciata andare ad un breve siparietto in cui ha parlato della sua vita personale, lasciandosi sfuggire qualcosa sulla sua passata relazione con Matteo Salvini.

La conduttrice, infatti, ha dichiarato di essere sempre stata pronta a cucinare per il suo uomo, e che “bisogna cucinare non per i propri compagni ma con, insieme a loro. Io ho sempre cucinato per il mio uomo e si è visto come è andata a finire…”, ha raccontato la conduttrice. È evidente la velata corrispondenza di quanto dichiarato con la relazione andata male con il ministro: questo, nonostante allo stato attuale lei abbia già una relazione con un altro uomo, e si dichiari finalmente serena e felice. Sicuri che la Isoardi non abbia altri sassolini nella scarpa da togliere? Intanto, si vocifera che Salvini abbia concluso da poco la sua relazione con Francesca Verdini.

Permessi per ristrutturare casa

Permessi per ristrutturare casa: cosa serve? Tutto cambia a seconda del tipo di interventi da fare

Permessi per ristrutturare casaQuali permessi dobbiamo ottenere per la ristrutturazione della nostra casa? La questione relativa a permessi ed autorizzazioni è molto importante e non va affatto sottovalutata, perché in caso contrario il rischio sarebbe quello di beccarsi una bella multa e nel peggiore dei casi anche il blocco dei lavori.

Quando decidi di ristrutturare il tuo immobile, devi essere quindi pienamente consapevole di tutto ciò che ti serve per fare le cose per bene, e devi pertanto pensare sia alla parte relativa ai soldi, sia a quella relativa ai permessi. Il budget è un aspetto essenziale, ma da solo non basta: infatti, per essere davvero tranquillo sul da farsi, occorre che tu sappia quali permessi ti occorrono a seconda del tipo di intervento da fare.

In linea di massima, possiamo dire che il Permesso di Costruire (che è legato al cosiddetto vincolo dell’ente, che può decidere autonomamente se fornire o meno il permesso) è richiesto per interventi strutturali e che vadano a modificare il volume e la cubatura dell’immobile. In caso contrario, può essere sufficiente una “semplice” SCIA, anche chiamata Segnalazione Certificata di Inizio Attività: è sempre bene però informarsi bene presso lo Sportello Unico dell’Edilizia del proprio comune.

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