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Il picco di contagi si sta avvicinando anche in Italia ed i numeri stanno diventando davvero impressionanti.
Oggi infatti è stata la giornata con più contagi e morti da quando l’epidemia è iniziata: 424 morti in 24 ore.
In totale ad oggi i morti sono ufficiali da Coronavirus sono ben 3.245.
Il dato è stato ufficializzato dalla Protezione Civile pochi minuti fa e la cosa che sconvolge è che il numero di morti italiani ha già superato quello cinese, nonostante in Cina i contagi sono stati quasi 90 mila.

Questo dato porta a 2 riflessioni:
la  prima è che forse in Italia non sono state prese in tempo le giuste precauzioni sottovalutando il problema.
Basti pensare che ancora oggi, dopo più di 30 mila contagi, solo una regione, la Campania, ha vietato anche Sport all’aperto e passeggiate senza necessità.
A questo proposito, solo oggi, in piena crisi, il presidente della Lombardia ha iniziato a pensare che anche lì, focolaio italiano, andranno prese decisioni sulla scia di quelle del presidente campano De Luca.
La seconda riflessione, forse quella più complottista, parla invece di un Governo cinese che non riportava i veri dati, magari omettendo qualche migliaia di morti, pur di fare bella figura a livello mondiale.

Altra notizia importante rilasciata dal presidente della Protezione Civile, Borrelli,  è stata che ha appena firmato una nuova ordinanza in cui ha ufficializzato la dematerializzazione delle ricette mediche, con l’attribuzione di un codice; i cittadini quindi non dovranno più andare da un medico di base, ma avranno un codice in farmacia per ritirare i farmaci, evitando così ogni forma di contagio aggiuntivo nelle sale di attesa dei medici.
Infine, Borrelli ha poi esortato tutti a rispettare le regole senza inventare nulla.
Principalmente ha spiegato come rispettare il metro di distanza sia la misura preventiva principale e soprattutto indossare guanti o mascherine già usate è praticamente inutile

Una notizia che girava oramai da giorni e quasi scontata visto il numero sempre maggiori di contagi da Coronavirus in Italia.
Infatti pochi minuti fa  la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha dichiarato ufficialmente che il sistema scolastico va verso la proroga della chiusura visto che la situazione non tende a migliorare ma, anzi, il picco di contagi è previsto fra 10 giorni minimo.
Alla dichiarazione poi è seguito anche un richiamo a tutti i giornalisti: la Ministra ha chiesto di avere senso di responsabilità e non divulgare notizie non ufficiali.
Il riferimento della Azzolina, è sicuramente al ‘Totodata‘ sulla riapertura delle scuole. Infatti, circolano ogni giorno date diverse sul possibile ritorno alla normalità del sistema scolastico ma, come ripetuto ampiamente, solo note ufficiali del Ministero devono essere divulgate.
Ed al momento, di ufficiale non c’è ancora nulla.

Come giusto che sia la Ministra ha poi ribadito che le scuole riapriranno solo quando si avrà la certezza di assoluta sicurezza. 
Anche perchè, anche un solo contagio, in una scuola frequentata da 500 ragazzi, potrebbe provocare uno scenario di assoluta crisi, gettando ragazzi e relative famiglie nel panico più totale ed incontrollato.
Proprio per questo, molto probabilmente nella prossima settimana verranno presi nuovi provvedimenti per favorire le famose ‘lezioni da casa‘.

Ma come si svolgerà quindi l’anno scolastico?
Questa domanda riguarda soprattutto chi a fine anno avrebbe dovuto sostenere esami. Che siano universitari, maturandi o ragazzi di terza media, tutti hanno l’incubo di non poter svolgere un normale esame come tutti gli altri hanno fatto negli anni precedenti.
A rassicurarli ci pensa sempre la Ministra Azzolina. Infatti, ha anche dichiarato che lo svolgimento di tutti gli esami in questione non è a rischio e che saranno esami seri ma che dovranno tenere presenti il momento difficilissimo che gli studenti stanno attraversando

La straziante storia è salita alla ribalta proprio nelle ultime ore, si parla di una famiglia divisa, per questioni lavorative tra la provincia di Bergamo e la provincia di Caserta.
A far esplodere la polemica ci pensa Carmen Posillipo in una intervista telefonica dell’Ansa in cui dichiara senza troppi fronzoli: Mio zio, 72 anni, deceduto e seppellito senza neppure ricevere l’estremo saluto dei familiari, la moglie, Lina, stessa età, ricoverata con la polmonite e i loro figli, miei cugini, Walter e Roberto, 49 e 46 anni, chiusi in casa, nella stessa casa, senza sapere se quella febbre che da giorni li sta tormentando è dovuta al coronavirus

La ragazza, Carmen, è attualmente avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e come è facile intuire aveva ed ha parte della sua famiglia a Bergamo, zona super rossa dell’emergenza Covid-19.
Parole forti quelle di Carmen, che ha anche affermato come il Virus stia lentamente “sta sterminando la famiglia”. Dopo queste parole, con voce piccata e nervosa ha anche ammonito che continua ancora a girare per strada come se niente stesse succedendo magari penso ‘A me non succederà mai nulla’.
Ha continuato poi, provando a far capire che chi agisce da irresponsabile non solo mette a rischio la propria vita, ma anche se non soprattutto quella degli altri ed in particolare i più anziani, come lo zio di Carmen.

A far più male però, racconta Carmen, è il non aver potuto dare l’ultimo saluto allo zio Gianfranco.
Infatti, dopo essere stato male  ed essere stato portato via diversi giorni prima del decesso, zio Gianfranco era morto in ospedale con tutti i sintomi più gravi del Covid-19.
Purtroppo essendo Carmen a Caserta e lo zio a Bergamo, non ha potuto partecipare alla tumulazione del corpo (anche i funerali sono vietati).
La promessa di Carmen è quella di salire a Bergamo appena la situazione si tranquillizzerà per salutare lo zio per l’ultima volta.

Molto probabilmente, a causa della poca disciplina e del poco senso civico di una parte della popolazione italiana, il Governo sarà costretto in questi giorni a varare una nuova normativa che vieterà anche il semplice jogging solitario o qualunque tipo esercizio di sporta all’aria aperta.
La notizia trapela direttamente dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.

Infatti proprio in queste ore, durante una classica intervista durante gli speciali del TG1 riguardante il Coronavirus, il Ministro dopo un domanda diretta ha espressamente fatto capire che nelle prossime ore sarà necessario un provvedimento ancora più restrittivo.
Le sue parole precise sono state: “Credo che nelle prossime ore bisognerà prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività all’aperto” .
Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni e che hanno suscitato non poche polemiche.
Infatti, pochi secondi dopo il Ministro ha aggiunto: “Abbiamo lasciato questa opportunità perché ce lo consigliava anche la comunità scientifica. Ma se l’appello di restare a casa non sarà ascoltato saremo costretti anche a porre un divieto assoluto“.
In questa ultima dichiarazione, il Ministro ha lasciato trapelare anche un senso di delusione.
Infatti, le precedenti norme, abbastanza flessibili, confidavano del buon senso civico di tutta la popolazione ma invece, bisognerà passare alle maniere più forti il prima possibile.

Le nuove regole che vieteranno attività all’aria aperta saranno una nuova per tutta la popolazione italiana o quasi.
Sì perché nella Regione governata da Vincenzo De Luca, la Campania, questa norma è stata già messa in atto circa una settimana fa tramite un discusso Decreto regionale.
In quel caso il Presidente, contrariamente alla linea del Governo, aveva vietato ogni forma di uscita di casa che non fosse giustificata da prime necessità (spesa, lavoro o problemi di salute).
A questo punto, non resta che vedere se questa nuova norma servirà a far stare gli italiani a casa.

Quando si fa beneficenza, in genere, lo si fa in silenzio, sapendo che la buona azione ti farà stare in pace con te stesso. Però, quando gli importi delle donazioni sono così impressionanti non si può rimanere in silenzio.
Infatti è di oggi la notizia che la famiglia Agnelli e le sue società hanno donato 10 milioni di euro in aggiunta a 150 respiratori utili ai malati in terapia intensiva.
I 10 milioni di euro saranno fondamentali a combattere l’emergenza Coronavirus sia ora che in futuro, in quanto una parte verrà destinata all’importantissima ricerca al fine di trovare un vaccino nel più breve tempo possibile.

Altra parte di questa enorme donazione, arriva dalla società di noleggio a lungo termine Leasys (FCA Bank) che mette ufficialmente a disposizione della Croce Rossa Italiana e altre associazioni di volontariato una flotta di mezzi per la distribuzione di alimenti e medicinali nelle città italiane a malati, anziani e a persone bisognose di assistenza.
In pratica, si garantisce il servizio di consegne a domicilio di viveri e medicinali per tutte quelle persone costrette a non uscire nemmeno un secondo in quanto immunodepresse o troppo anziane.
Inoltre, Exor, Fca, Ferrari e Cnh industrial mantengono uno stretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile, per mettere a disposizione del Paese servizi gratuiti di scouting per individuare le migliori apparecchiature mediche e materiale di utilizzo sanitario sui mercati internazionali.

Fin’ora anche se non in modo diretto, gli Agnelli stavano già contribuendo alla causa con la famosa raccolta fondi ‘DistantiMaUniti’ promossa dalla Juventus e tuttora in corso sulla piattaforma gofundme.
Poi, una loro iniziativa è anche l’altra campagna #restoascuola, volta ad aiutare chi, soprattutto in queste situazioni, incontra maggiori difficoltà negli apprendimenti del materiale scolastico.
A questo punto non resta che sperare che molti altri imprenditori facciano lo stesso.

Arriva un’altra buona notizia per tutte le persone che ormai da 8 giorni sono isolate in casa a causa dell’epidemia che sta colpendo tutta l’Italia.
Infatti poche ore fa sono state diramate 3 linee guida, chiamate scherzosamente ricette, utili a distruggere il Coronavirus in meno di un minuto. Ovviamente si parla di distruggere il virus nel caso fosse rimasto su oggetti, non è di certo la cura definitiva o un vaccino ma, secondo le statistiche, il 10% dei contagi avviene tramite oggetti contaminati. Quindi meglio prevenire anche questa eventualità.

Molti di voi si staranno chiedendo: ma se siamo in quarantena come fa ad entrare il Virus in casa?
Molto semplice, basta che una persona che va ad esempio a fare la spesa tocca qualcosa di contagiato ed ecco che il Covid-19 entrerà in casa nostra.
Infatti è stato provato come il virus può resistere fino a 9 giorni su metallo, vetro o plastica. Quindi anche una semplice bottiglia d’acqua potrebbe rimanere infetta per addirittura una settimana.

Cosa fare quindi?
Basta procurarsi quindi Alcol etilico, Acqua ossigenata, candeggina e acqua di rubinetto.
Prima ricetta, miscelare:
– 0,4 litri di alcol denaturato al 90% (quello rosa in commercio)
– semplice acqua del rubinetto, fino a raggiungere un totale di mezzo litro
Questa soluzione può durare fino a una settimana. Quindi è consigliato passarla su tutte le maniglie, i vetri e tutte le parti che tocchiamo più frequentemente.
Seconda ricetta, miscelare:
– 0,1 litri (pari a circa metà bicchiere di plastica) di acqua ossigenata
– acqua del rubinetto, fino ad arrivare a mezzo litro di soluzione disinfettante.
Questa miscela è giornaliera, in quanto dura circa 24 ore
Terza ricetta, miscelare:
– 10 ml di candeggina da bucato al 5% (circa un cucchiaio da minestra)
– acqua di rubinetto fino ad arrivare a mezzo litro.
Anche questa miscela ha durata di circa 24 ore.

E’ necessario ricordare che queste miscele sono utili solo a superfici ed oggetti, non alla cura del corpo.

 

In uno dei momenti più bui della storia italiana, arriva una notizia che, seppur di secondaria necessità, farà felice praticamente tutto il popolo italiano: nei prossimi anni sarà possibile avere un wifi libero e gratuito in tutta la nostra penisola. Così, ogni dispositivo potrà essere collegato alla rete senza far affidamento a nessun operatore di rete e, si potrà lavorare o studiare ovunque senza farsi il problema di finire i Giga che il nostro piano prevede.

La soluzione, è stata proposta direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico con il nome di progetto Piazza Wi-Fi Italia che consentirà appunto a moltissimi comuni di dotarsi di una propria connessione libera a disposizione dei cittadini. Il tutto inteso come parte di una rete che riuscirà a coprire anche le esigenze di molti piccoli paesi, dando un ulteriore slancio al loro sviluppo socio-culturale, necessario al fine di non far rimanere indietro economicamente e tecnologicamente anche le piccole realtà.
Al momento, il Italia sono attivi già oltre 100 comuni con il progetto Piazza Wi-Fi Italia ma, grazie allo sblocco di finanziamenti già stanziati da anni, il Wifi libero arriverà presto nella maggior parte dei comuni italiani.
Ovviamente ogni comune dovrà fare richiesta se vorrà installarlo nel proprio territorio ma, secondo le previsioni, il 100% dei comuni aderirà al progetto entro il 2022

A tremare però con questa notizia, sono le grandi e piccole compagnie telefoniche. Infatti Tim, Wind Tre, Iliad , Vodafone e chi più ne ha più ne metta, a causa di questo Wifi gratis previsto in tutta Italia, potrebbero perdere un sacco di clienti, soprattutto quelli che basavano la loro tariffa sulla connessioni dati.
Ovviamente queste grande aziende sapranno sicuramente reinventarsi, magari proponendo tariffe super vantaggiose basate più su chiamate e SMS rispetto alla connessione dati.
Ora non resta che attendere che il progetto arrivi in tutta Italia

E’ successo in Liguria pochi attimi fa. 5 anziani ricoverati in rianimazione presso l’Ospedale San Martino di Genova sono morti nel giro di pochissime ore. Ad annunciarlo il responsabile dell’ Ufficio Stampa dell’ Ospedale, il quale ha dichiarato come queste morti abbiano fatto notizia poiché avvenute nel giro di 2 massimo 3 ore.

A farne le spese sono state, come detto, 5 persone anziane tra cui: un donna di 90 anni residente in provincia di Milano, ricoverata a Genova nel reparto di rianimazione da circa 10 giorni. Deceduto invece nel pronto soccorso, in osservazione breve intensiva, un cittadino ecuadoriano di 73 anni, residente a Genova.
Pochi minuti dopo, l’Ospedale ha segnalato la morte di un paziente di 87 anni, residente a La Spezia, ricoverato da 6 giorni all’ interno del reparto di Malattie Infettive.
A queste tre morti, si sono poi aggiunte quella di un paziente residente a Genova di 87 anni, ricoverato nel reparto di Immunologia e quella di un paziente novantenne di origini astigiane, residente a Riva Ligure, provincia di Imperia, deceduto nel Padiglione 10 dopo pochi minuti dalla morte degli altri 4 sfortunati.

Oltre che a queste 5 morti avvenute in poco tempo, la Liguria sta vivendo attimi di terrore. Infatti è una delle regioni più a rischio in quanto molto vicina al focolaio della Lombardia e quindi più avvezza agli spostamenti di gente magari già contagiata in precedenza.
Ad oggi, i dati parlano di ben 50 morti già accertate causate dal Coronavirus o Covid-19 (come dir si voglia). Mentre i contagiati hanno proprio oggi superato la quota di 600, che per una regione piccola e compatta come la Liguria è un numero che inizia a fare davvero paura.
Ai cittadini liguri non resta che rispettare le regole imposte da governo e magari sperare nel buon senso di chi è stato in zone molto contagiate in precedenza.

Era nell’aria da giorni ed infatti come previsto così si è deciso: tutti i collegamenti da e per la Sicilia a partire da oggi Lunedì 16 marzo sono ufficialmente bloccati.
A dare l’annuncio il portavoce della Regione Sicilia che precisamente ha dichiarato: “Il fermo sarà obbligatorio per i trasporti viaggiatori marittimi e su gomma da altre regioni, due voli al giorno saranno garantiti per Roma e saranno sospesi tutti i treni interregionali

Dopo giorni di riunioni, summit e altro quindi, oggi finalmente è stato trovato l’accordo tra il Ministro Paola De Micheli e il presidente in carica della regione Sicilia, Nello Musumeci.
Il presidente della Sicilia, a dirla tutto, era stato già settimane fa uno dei primi a criticare il massiccio ritorno dei siciliani dalle regioni del nord. Infatti pochi giorni fa aveva dichiarato: “Oltre 31 mila in pochi giorni, si rischia il collasso del nostro sistema sanitario”. L’appello di Musumeci è stato quindi accolto dal Governo che in pochi giorni ha emanato questo decreto volto a bloccare la diffusione del contagio anche sulla più grande isola italiana.
A partire da oggi quindi è prevista la tassativa sospensione dei collegamenti aerei, nazionali e internazionali, a eccezione di due voli al giorno tra Roma e Palermo-Catania. E’ disposto inoltre il blocco di tutti i servizi automobilistici interregionali e dei servizi marittimi per il trasporto dei passeggeri, garantendo solo quello merci.

Dopo questo ennesimo Decreto Legge volto a fermare la diffusione del contagio del Coronavirus, sono rimaste in poche le persone che possono muoversi dal proprio paese di residenza.
A questo punto, rispettando le regole, il contagio di Covid-19 potrebbe essere fermato in un tempo più breve del previsto, evitando centinaia e centinaia di morti e malati facendo tornare a respirare anche il nostro sistema sanitario.

Sono giorni molto concitati per tutta l’Italia ed il Mondo. Oltre al gravissimo problema sanitario che l’umanità sta attraversando, anche l’economia sta sprofondando sempre più in basso.
In particolare il nostro Paese, l’Italia, si trova spalle a muro.
Per questo nelle ultime giornate, a tenere impegnati tutti i membri del nostro Governo, ci ha pensato il Decreto Legge che andrà a mettere una toppa sui buchi economici lasciati dal Covid-19

Come sempre in questi periodi, anche prima dell’ufficialità, iniziano a trapelare notizie su misure e manovre presenti nel decreto legge. E’ di stamattina infatti la notizia che molto probabilmente nel Decreto verrà inserito un bonus economico, si parla di 100 euro, per i dipendenti sia pubblici che privati, che hanno lavorato nella loro sede aziendale per il mese di marzo (il mese in cui è iniziata la quarantena forzata per tutti gli italiani).
Il testo è ormai al vaglio del Consiglio dei Ministri e molto probabilmente verrà approvato nelle prossime ore.
Tra i requisiti necessari per poter usufruire di questo Bonus di 100 euro, ci sono: presenza sulla sede lavorativa per tutto il mese di Marzo nonostante l’ allarme Coronavirus e un reddito familiare inferiore ai 40 mila euro netti.

Oltre che per i dipendenti, il testo del Decreto Legge prevederà aiuti per tutti i lavoratori italiani.
Infatti, tra i diversi provvedimenti previsti, per tutelare famiglie e lavoratori c’è anche un bonus da 600 euro per le Partite IVA e per i collaboratori coordinati e continuativi (meglio conosciuti come Co.Co.Co).
Altra normativa fondamentale presente nel Decreto Legge, è la possibilità, per i dipendenti, di aumentare i giorni di permesso riconosciuti dalla Legge 104. Così da essere pagati come se fossero in ferie durante il periodo obbligatorio in cui magari l’azienda resterà chiusa.
Ovviamente si attende l’ufficialità di queste norme, anche se sembrano ormai praticamente sicure.

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