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E’ successo in Liguria pochi attimi fa. 5 anziani ricoverati in rianimazione presso l’Ospedale San Martino di Genova sono morti nel giro di pochissime ore. Ad annunciarlo il responsabile dell’ Ufficio Stampa dell’ Ospedale, il quale ha dichiarato come queste morti abbiano fatto notizia poiché avvenute nel giro di 2 massimo 3 ore.

A farne le spese sono state, come detto, 5 persone anziane tra cui: un donna di 90 anni residente in provincia di Milano, ricoverata a Genova nel reparto di rianimazione da circa 10 giorni. Deceduto invece nel pronto soccorso, in osservazione breve intensiva, un cittadino ecuadoriano di 73 anni, residente a Genova.
Pochi minuti dopo, l’Ospedale ha segnalato la morte di un paziente di 87 anni, residente a La Spezia, ricoverato da 6 giorni all’ interno del reparto di Malattie Infettive.
A queste tre morti, si sono poi aggiunte quella di un paziente residente a Genova di 87 anni, ricoverato nel reparto di Immunologia e quella di un paziente novantenne di origini astigiane, residente a Riva Ligure, provincia di Imperia, deceduto nel Padiglione 10 dopo pochi minuti dalla morte degli altri 4 sfortunati.

Oltre che a queste 5 morti avvenute in poco tempo, la Liguria sta vivendo attimi di terrore. Infatti è una delle regioni più a rischio in quanto molto vicina al focolaio della Lombardia e quindi più avvezza agli spostamenti di gente magari già contagiata in precedenza.
Ad oggi, i dati parlano di ben 50 morti già accertate causate dal Coronavirus o Covid-19 (come dir si voglia). Mentre i contagiati hanno proprio oggi superato la quota di 600, che per una regione piccola e compatta come la Liguria è un numero che inizia a fare davvero paura.
Ai cittadini liguri non resta che rispettare le regole imposte da governo e magari sperare nel buon senso di chi è stato in zone molto contagiate in precedenza.

Era nell’aria da giorni ed infatti come previsto così si è deciso: tutti i collegamenti da e per la Sicilia a partire da oggi Lunedì 16 marzo sono ufficialmente bloccati.
A dare l’annuncio il portavoce della Regione Sicilia che precisamente ha dichiarato: “Il fermo sarà obbligatorio per i trasporti viaggiatori marittimi e su gomma da altre regioni, due voli al giorno saranno garantiti per Roma e saranno sospesi tutti i treni interregionali

Dopo giorni di riunioni, summit e altro quindi, oggi finalmente è stato trovato l’accordo tra il Ministro Paola De Micheli e il presidente in carica della regione Sicilia, Nello Musumeci.
Il presidente della Sicilia, a dirla tutto, era stato già settimane fa uno dei primi a criticare il massiccio ritorno dei siciliani dalle regioni del nord. Infatti pochi giorni fa aveva dichiarato: “Oltre 31 mila in pochi giorni, si rischia il collasso del nostro sistema sanitario”. L’appello di Musumeci è stato quindi accolto dal Governo che in pochi giorni ha emanato questo decreto volto a bloccare la diffusione del contagio anche sulla più grande isola italiana.
A partire da oggi quindi è prevista la tassativa sospensione dei collegamenti aerei, nazionali e internazionali, a eccezione di due voli al giorno tra Roma e Palermo-Catania. E’ disposto inoltre il blocco di tutti i servizi automobilistici interregionali e dei servizi marittimi per il trasporto dei passeggeri, garantendo solo quello merci.

Dopo questo ennesimo Decreto Legge volto a fermare la diffusione del contagio del Coronavirus, sono rimaste in poche le persone che possono muoversi dal proprio paese di residenza.
A questo punto, rispettando le regole, il contagio di Covid-19 potrebbe essere fermato in un tempo più breve del previsto, evitando centinaia e centinaia di morti e malati facendo tornare a respirare anche il nostro sistema sanitario.

Sono giorni molto concitati per tutta l’Italia ed il Mondo. Oltre al gravissimo problema sanitario che l’umanità sta attraversando, anche l’economia sta sprofondando sempre più in basso.
In particolare il nostro Paese, l’Italia, si trova spalle a muro.
Per questo nelle ultime giornate, a tenere impegnati tutti i membri del nostro Governo, ci ha pensato il Decreto Legge che andrà a mettere una toppa sui buchi economici lasciati dal Covid-19

Come sempre in questi periodi, anche prima dell’ufficialità, iniziano a trapelare notizie su misure e manovre presenti nel decreto legge. E’ di stamattina infatti la notizia che molto probabilmente nel Decreto verrà inserito un bonus economico, si parla di 100 euro, per i dipendenti sia pubblici che privati, che hanno lavorato nella loro sede aziendale per il mese di marzo (il mese in cui è iniziata la quarantena forzata per tutti gli italiani).
Il testo è ormai al vaglio del Consiglio dei Ministri e molto probabilmente verrà approvato nelle prossime ore.
Tra i requisiti necessari per poter usufruire di questo Bonus di 100 euro, ci sono: presenza sulla sede lavorativa per tutto il mese di Marzo nonostante l’ allarme Coronavirus e un reddito familiare inferiore ai 40 mila euro netti.

Oltre che per i dipendenti, il testo del Decreto Legge prevederà aiuti per tutti i lavoratori italiani.
Infatti, tra i diversi provvedimenti previsti, per tutelare famiglie e lavoratori c’è anche un bonus da 600 euro per le Partite IVA e per i collaboratori coordinati e continuativi (meglio conosciuti come Co.Co.Co).
Altra normativa fondamentale presente nel Decreto Legge, è la possibilità, per i dipendenti, di aumentare i giorni di permesso riconosciuti dalla Legge 104. Così da essere pagati come se fossero in ferie durante il periodo obbligatorio in cui magari l’azienda resterà chiusa.
Ovviamente si attende l’ufficialità di queste norme, anche se sembrano ormai praticamente sicure.

Arriva oggi, finalmente, una buona notizia, o meglio una notizia non negativa, legata al Coronavirus e a tutte le misure che il Governo è stato costretto ad applicare.
Infatti sta spopolando sui social e sul Web in generale, il Flash Mob organizzato a Portici, Napoli, in Campania.
La colonna sonora di questo Falsh Mob è stata ‘Abbracciame‘ del cantante napoletano Andrea Sannino.

Come spesso accada ai giorni d’oggi, l’iniziativa è partita grazie ad un semplice post su Facebook di un giovane abitante di Portici che, molto direttamente aveva postato: Spalanca la finestra e metti a tutto volume ”Abbracciame”
Al post del giovane, sono seguite migliaia di condivisioni. Il risultato? Oltre 1000 persone solo a Portici si sono affacciate ai balconi delle loro case e hanno iniziato a cantare a squarciagola quella che oramai a Napoli è considerata un vero e proprio inno della città.
Il giovane dopo il Flash Mob ha poi scritto sempre sul suo profilo: è stato come se tutti ci fossimo abbracciati e insieme ci siamo fatti coraggio.

Alla commovente iniziativa presa in quel di Portici, sono poi seguite altre manifestazioni simili in tutto il resto d’Italia.
Infatti, prima sempre a Napoli centro, vicino il Duomo, centinaia di persone hanno intonato pezzi storici della canzone napoletana come Napul’ è di Pino Daniele e la stessa Abbracciame di Sannino.
A Salerno invece, ha spopolato il video fatto tra i palazzi del centro città, dove praticamente tutti si sono affacciati per intonare l’Inno d’Italia.

E così, mentre i contagi ma soprattutto le morti continuano ad aumentare e mentre ci si aspetta il picco di infetti la settimana prossima, il popolo italiano risponde come solo noi sappiamo fare. Con ironia e voglia di riprendersi da questa crisi che ci segnerà sicuramente per tutta la vita.

L’italia come ben noto sta vivendo la peggior crisi dal dopo guerra. La crisi riguarda sicuramente la salute di tutti gli italiani e in particolare sta colpendo la sanità pubblica del nostro Paese.
Infatti, il nostro sistema, soprattutto nelle zone maggiormente colpite dal Covid-19, è al limite del collasso a causa delle poche risorse rimaste a disposizione di medici ed infermieri.

A conferma di questa situazione estrema, arriva il racconto di Maria Cristina Settembrese, 53 anni, infermiera infettivologa all’ospedale San Paolo di Milano.
La donna, una degli eroi silenziosi durante questa grave crisi, ha raccontato alcuni particolari sconcertanti accaduti durante questi giorni.
L’infermeria, lavora da anni nel reparto di terapia subintensiva, definito il Purgatorio prima dell’Inferno (la terapia intensiva). Due notti fa, Maria Cristina e altre sue colleghe insieme allo pneumologo di turno, hanno assistito da soli ben 15 pazienti. Di cui 10 sotto il casco più grande per chi è in condizioni critiche, due con quello più piccolo e 3 anziani sotto morfina, nessuna speranza di sopravvivere.

Surreale è poi l’ultima parte del racconto fatto da Maria Cristina. Precisamente 2 giorni fa alle 5.30 di mattina, durante i soliti controlli di routine, tutti i presenti nel reparto di terapia subintensiva hanno sentito come l’allarme di una bomba e hanno visto una forte luce rossa lampeggiare. La luce e l’allarme stavano ad indicare che l’ossigeno nel reparto stava per terminare. A quel punto, infermieri e dottori hanno dovuto decidere chi rianimare per primo nel caso non si fosse risolta la situazione. Dubbi che nessuno dovrebbe mai doversi porgere.
Per fortuna però, la situazione si è risolta nel migliore dei modi; l’ufficio tecnico è stato avvisato e in circa mezz’ora una squadra apposita è intervenuta nel ricambio delle bombole del pilone generale dell’ospedale.
In ogni caso, è incredibile come si rischi praticamente ogni ora di dover decidere chi lasciare in vita e chi far morire

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Pochi giorni come Puzzle Bobble sono riusciti a entrare nell’immaginario collettivo di generazioni di giocatori, con la loro semplice efficacia, in grado di rappresentare un passatempo davvero accattivante e alla portata di qualsiasi età e preferenza di gioco.More Link

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2 oroscopo_di_paolo_fox_oggi01-14-2020-300x200Nove italiani su dieci leggono l’oroscopo: ecco i dati

Con l’anno nuovo si fanno avanti i migliori buoni propositi e le persone cercano di dare un nuovo senso alla propria esistenza affidandosi a nuovi impegni e nuovi obiettivi per riprendere in mano le proprie vite. Tra queste c’è anche la lettura dell’oroscopo che sembra essere un’abitudine diffusissima nel nostro Paese. L’oroscopo è un segnale, un invito e, a volte, anche un conforto per tantissime persone. Leggere cosa ci prospetta il futuro in base al nostro segno zodiacale può essere un’attività divertente e rilassante e, come dimostrano i dati, nel nostro Paese è un’abitudine diffusissima. Ecco di dati.More Link

Rapporto tra Meghan e Kate

Rapporto tra Meghan e Kate: cosa distingue le due duchesse, sempre messe a confronto l’una con l’altra?

Che rapporto c’è tra Meghan Markle e Kate Middleton? Da sempre, le due donne sono state considerate in netto contrasto tra loro: da un lato, la moglie di Harry, ribelle e femminista, molto poco attenta ad un’etichetta che in realtà non accetta e denigra in ogni modo e dalla quale non vuole essere controllata; dall’altro lato, la futura regina d’Inghilterra, moglie di William, colei che dell’etichetta e del protocollo reale ha fatto una ragione di vita. Due donne opposte, insomma, ma unite dallo stesso destino di essere due membri importanti della Royal Family britannica e quindi costantemente controllate ed analizzate.

Secondo quanto emerge da alcune recenti informazioni, pare proprio che tra la Markle e la Middleton non vi sia un rapporto né piacevole né spiacevole ma che, più semplicemente, le due donne si ignorino: entrambe consapevoli del ruolo che rivestono, cioè che differenzia l’una dall’altra è il fatto di essere molto diverse nell’atteggiamento e nelle ambizioni.

Inoltre, una grande differenza tra di loro è dovuta ai differenti ruoli che rivestono: mentre Kate e William sono destinati ad avere un ruolo fondamentale nella Monarchia inglese, lo stesso non vale per Harry e Meghan, che possono quindi permettersi una vita più leggera.

Meghan Markle stimolata dal confronto con Kate, ma ciò che la infastidisce molto è il fatto di essere troppo analizzata dai media

Il rapporto tra Kate Middleton e Meghan Markle è sempre stato un po’ controverso: infatti, le due donne da tempo vengono prese di mira dai giornali e dai social in quanto considerate due vere e proprie nemiche. Ma quanto c’è di vero in questa affermazione? E perché mai due cognate, entrambe sposate con due uomini comunque ricchi e potenti, dovrebbero avere bisogno di farsi la guerra visto che, tra l’altro, i loro destini sono già scritti?

Secondo quanto emerge da alcune dichiarazioni che di recente sono state fatte da una fonte vicina, a quanto pare, alla Royal Family, pare che le cose stiano in maniera un po’ diversa da come ci vengono poste e proposte. Infatti, Meghan Markle sa di essere spesso contrapposta alla cognata e che ogni suo comportamento viene costantemente paragonato a quello di Kate, ma non ne è affatto preoccupata, anzi, pare proprio tutto il contrario, perché appare totalmente stimolata da questa situazione. Ciò che la infastidisce, pertanto, sono soprattutto i media, che analizzano di continuo la sua vita e la fanno sentire in una gabbia dorata, costantemente valutata, giudicata e messa alla prova.

Antonella Clerici non rispetta le tradizioni

Antonella Clerici non rispetta le tradizioni: la conduttrice è stata accusata di aver anticipato troppo le feste natalizie

Antonella Clerici non rispetta le tradizioniPer tradizione, l’albero di Natale ed il presepe sono stati preparati sempre l’8 dicembre, e cioè il giorno in cui ricorre la festa dell’Immacolata Concezione: tuttavia, ormai da qualche anno la tendenza degli italiani (e non solo) è un po’ diversa, e sembra essere incentrata sempre di più sulla possibilità e sull’esigenza, soprattutto, di celebrare in anticipo le festività natalizie e quindi di percepire anche con netto anticipo l’atmosfera natalizia.

Questo riguarda anche alcuni personaggi dello spettacolo che, come persone comuni, seguono le abitudini della “massa” e tendono quindi ad anticipare il periodo delle feste facendo albero e presepe con netto anticipo: la stessa Antonella Clerici è una di queste persone che, approfittando del maltempo del fine settimana appena trascorso, avrebbe deciso di addobbare la sua casa con le decorazioni natalizie.

Per questo motivo, dopo aver pubblicato sui social un’immagine delle decorazioni messe a punto, è stata criticata duramente da alcuni suoi followers, che l’hanno accusata di aver esagerato un po’ troppo con i tempi di preparazione delle decorazioni di Natale. Ma in fondo, questo fenomeno, è molto più vicino a noi di quanto pensiamo: ci basta dare uno sguardo veloce ai social per capirlo…

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