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Forse a causa delle belle giornate soleggiate o forse a causa dell’impazienza dovuta a questa lunga quarantena, molti italiani si sono gettati per strada, in barba alle normativa anti contagio.
Secondo i dati diffusi dal Viminale e riportati da ilmessaggero.it solo in questo weekend sono stati oltre 20 mila i trasgressori trovati per strada senza motivazione e quindi anche multati.
Molti tra i trasgressori, dopo essere stati scoperti, hanno dichiarato che a spingerli fuori dalla propria abitazione è stata prevalentemente la voglia di mare o campagna, voglie che però rischiano di far ripartire la curva del contagio.

Precisamente, sono stati circa 11 mila i trasgressori segnalati sabato e più di 9 mila quelli di domenica, per un totale sconcertante che ha superato i 20 mila.
Questi 20 mila, sono stati trovati tra gli oltre 186.700 controllati in 2 giorni.
Proprio su questo numero, sono arrivati alcune riflessioni da parte del Viminale.
In primis, le Istituzioni hanno invitato ancora una volta la gente a stare a casa ed uscire solo per vere e comprovate necessità. 
Come seconda cosa, il Viminale ha voluto ringraziare tutte le forze dell’Ordine che stanno lavorando anche più del solito mettendo a rischio la propria salute, pur di mantenere l’ordine per le strade del Paese.

Arrivano anche dati più precisi, riguardanti la giornata di Sabato: tra tutti i controllati 1.022 sono stati sanzionati per i divieti di spostamento, 47 per false dichiarazioni e 25 per violazione della quarantena. 
Gli ultimi 25, verranno probabilmente denunciati anche per epidemia colposa, in quanto avrebbero potuto infettare centinaia di persone.
Per quanto riguarda invece gli esercizi commerciali, 115 titolari sono stati sanzionati, per 24 è stata decisa la chiusura dell’attività.
Tra tutti i controllati e sanzionati poi, ben 35 persone sono poi risultate positive al test per il Covid-19

Questa volta a far parlare di sé non è un normale cittadino che viola la quarantena magari per andare dalla fidanzata, ma una persona che dovrebbe essere pienamente cosciente di quello che stava facendo.
Parliamo di un’infermiera di Cassino, in provincia di Frosinone.
La donna risultata positiva al Covid-19 una settimana fa, ha violato i domiciliari e si è recata nell’Ospedale in cui prestava servizio.
La motivazione? Voler continuare ad aiutare i suoi colleghi che stanno continuando a lavorare ed a salvare persone.

Ripercorrendo i suoi passi quindi, la donna in quarantena forzata causa positività al Covid-19, è scesa di casa, entrata nella sua macchina e partita alla volta del nosocomio di Santa Scolastica dove la donna si è presentata come se nulla fosse.
Molti dei suoi colleghi, basiti dalla sua presenza hanno prima lanciato l’allarme alle autorità competenti e poi hanno iniziato a chiedere alla donna il perchè di questa sua presenza.
La donna ha semplicemente risposto a tutti: “Voglio aiutarvi, sono qui per darvi una mano“.
Il gesto sarebbe potuto essere un esempio encomiabile di attaccamento al lavoro in ogni situazione, ma non in questo caso dove, causa Coronavirus, ha messo a rischio la vita di colleghi e pazienti.

Da segnalare che l’operatrice inoltre era entrata nella struttura ospedaliera senza alcun dispositivo di protezione (mani nude e senza mascherina) mettendo così a rischio sia il personale che i pazienti.
E’ stata quindi riportata nella sua casa dai carabinieri.
Dopo esser stata denunciata per la violazione delle disposizioni di contenimento ha subito anche una denuncia per non aver rispettato l’ordinanza che vieta tassativamente di uscire dal proprio comune di residenza, abitando lei fuori Cassino.
Resta da capire ora se la sua ‘fuga’ in Ospedale abbia generato nuovi contagi e soprattutto nuovi pazienti per i medici già stremati del posto.

Piove sul bagnato in Calabria, dove al grave problema del Coronavirus, si aggiunge anche quello della terra che continua a tremare.
In particolare è di pochi minuti fa la notizia di alcune scosse di terremoto avvertite sulla costa Ionica della Regione, precisamente in provincia di Crotone.
La scossa ha registrato una magnitudo di 3.9, quindi una forza abbastanza alta.
L’ipocentro del sisma è stato registrato a 24 km di profondità ed è stata registrata precisamente alle 16.18 di oggi, Venerdì 3 Aprile.
La scossa oltre che in Provincia di Crotone è stata avvertita anche nei pressi di Catanzaro, molto più a Sud della Regione.

Sempre nella zona di Crotone, la terra ha continuato a tremare anche dopo circa 40 minuti.
Infatti alle 16.56 un’altra forte scossa, di magnitudo 3.1, è stata avvertita e registrata sempre sulla costa Ionica della Regione.
Anche in questo caso la popolazione mossa dall’istinto di sopravvivenza si è riversata per strada mettendo a rischio tutte le norme anti contagio.
Per fortuna, anche nella paura, la popolazione ha avuto un grande senso civico, cercando dove possibile di mantenere sempre le distanze di sicurezza fra di loro.
Ora, l’emergenza sempre essere passata senza danni a cose o persone e tutti sono rientrati nelle proprie case.

Queste 2 scosse pomeridiane purtroppo si sono andate ad aggiungere ad altre scosse avvenute in mattina sempre nella stessa zona.
In particolare la più forte si era registrata alle ore 5:52 con una magnitudo di 4.0 e con ipocentro a 23.1 km di profondità.
Secondo gli esperti queste scosse simili fra loro, non sono il presagio di scosse più forti, ma dovrebbero essere il massimo di magnitudo che la zona di Crotone dovrebbe poter registrare.
Ora non resta che sperare in uno stop di queste scosse, in quanto fra terremoti ed epidemia di Covid-19 potrebbe succedere una vera e propria catastrofe.

Dopo mesi di irritanti e snervanti silenzi arriva finalmente una decisa risposta alla crisi dall’Unione Europea.
E’ di oggi infatti la notizia che Ursula von der Leyen, attuale Presidente della Commissione Europea, ha deciso di stanziare oltre 100 miliardi di euro da dedicare alle imprese di tutte le Nazioni dell’Unione Europea.
Questo stanziamento sarà il punto di partenza della rinascita dell’economia europea una volta passata l’epidemia di Covid-19.
Questi 100 miliardi saranno erogati come prestiti a tasso zero e serviranno principalmente a coprire tutti quegli aumenti della spesa pubblica che ogni Stato avrà sicuramente.

Il provvedimento è stato chiamato SURE (temporary Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency) e sarà effettivo in brevissimo tempo.
I prestiti che verranno erogati grazie al SURE, a tassi molto bassi o a tassi zero, aiuteranno tutti gli Stati membri dell’Unione Europea a coprire i costi direttamente connessi alla creazione o all’estensione di schemi nazionali per il lavoro a orario ridotto o per eventuali Bonus a lavoratori costretti a stare a casa.
Nel caso italiano in particolare, serviranno a garantire ad esempio le casse integrazione a quei dipendenti costretti a casa durante l’epidemia, o anche a pagare quei Bonus una tantum dati a Partite IVA e lavoratori autonomi.

L’accesso ai prestiti del SURE non avrà alcuna condizionalità, se non l’aumento di casse integrazioni e bonus lavoratori dimostrati.
Parlando più tecnicamente, si andrà a trattare di prestiti back-to-back, ovvero un tipo di operazione che fu molto utilizzata dalla Commissione anche all’epoca dell’ultima crisi finanziaria.
Questo meccanismo consiste in genere nella concessione, da parte di un’impresa e di un’altra di tipo controllata, in questo caso di due istituzioni pubbliche, che spesso risiedono in Paesi diversi, di finanziamenti incrociati di uguale importo e soprattutto con la stessa struttura temporale

Giorni critici per tutta l’Italia questi ultimi causa Covid-19.
Uno dei Ministeri sicuramente più sotto pressione è quello dell’Istruzione che, causa chiusura prolungata delle scuole, ha da decidere il da farsi su vari aspetti tra cui promozioni, bocciature ed Esami di Stato.
In particolare, la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, proprio in queste ore insieme al suo team sta cercando di redimere un documento ufficiale con il quale verranno spiegate nei dettagli tutte le possibili soluzioni che si potranno andare a prendere.
Uno degli snodi fondamentali è proprio quello degli Esami di Stato.
Infatti si sta pensando di mantenerli completi (ma con commissione interna e Presidente esterno) nel caso si rientri fra i banchi entro metà maggio; mentre nel caso si rientri più tardi, verrà probabilmente mantenuto solo l’orale.

La sicurezza di rientrare fra i banchi di scuola non si avrà fino a quando il  comitato tecnico-scientifico che segue l’andamento dell’epidemia di Covid-19 darà l’ok.
A quel punto tornerà al Governo (prima la Ministra, poi Il premier) dare una data ufficiale di riapertura delle scuole di tutto il nostro Paese.
In ogni caso, alla Ministra Azzolina, sono stati dati dal Premier Conte ampi poteri di deroga.
In pratica, il Governo acconsentirà a tutte le deroghe e decisioni che la Azzolina prenderà, ovviamente se conformi alla situazione attuale.

Come riportato da ilsole24ore.it, a questo punto una ipotesi molto probabile è quella del cosiddetto Esame di Stato  light.
Questo esame light, che ci sarebbe nel peggiori degli scenari, consisterebbe come prima cosa nell’ammissione del 100% degli studenti all’esame e poi, l’annullamento delle prove scritte.
A questo punto rimarrebbe da svolgere solo un colloquio orale, da tenere a debita distanza e con valutazione che andrà ad influire sul voto totale finale.

Come ampiamente prevedibile, il sito dell’ INPS non ha retto al grandissimo numero di accessi avuto oggi.
La causa sembra essere il crollo dei server, dovuta all’eccessivo numero di connessioni di tutte quelle persone che oggi potevano iniziare a richiedere il Bonus di 600 euro dovuto ai lavoratori autonomi e P. IVA.
Oltre il traffico troppo elevato però, il presidente attuale dell’ INPS Tridico ha parlato di un “possibile attacco hacker al sito” che ne ha forzato la chiusura almeno per oggi.
Rimandate a domani quindi, tutte le richieste che non sono ancora pervenute, causa proprio la chiusura del sito.

Tanti i problemi constatati fin dalle prime ore della mattina.
Infatti, già dai primi minuti in cui era possibile presentare la domanda, il sito ha iniziato a non funzionare bene.
Prima, le pagine non caricavano, anche dopo minuti e minuti di attesa, poi, per chi riusciva ad entrare all’interno dell’area personale, o il sito si chiudeva senza dare spiegazioni  o addirittura si poteva assistere ad una violazione della privacy.
Infatti, molte persone hanno segnalato che nonostante entravano nella propria personale, si trovano davanti i dati privati di altre persone, violando la privacy di queste persone.

Come riportato da Repubblica.it, il presidente Tridico ha poi spiegato cosa sia successo precisamente: “Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker. Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito”.
Ha poi concluso spiegando lo lo svolgimento per la richiesta di queste domande a partire da domani: “Lo riapriremo dalle 8.00 alle 16.00 per patronati e consulenti e dalle 16.00 per i normali cittadini“.
Domani quindi doverebbe essere più calma la situazione, sperando non ci siano altri attacchi Hacker e altri problemi con il sito.

Arriva una prima apertura sopo settimane di norma super restrittive.
Infatti, secondo quanto riportato da Repubblica.ittra le nuove norme che il Viminale sta per emanare, c’è anche quella che consentirà le passeggiate figli – genitori, passeggiate disabile – accompagnatore e passeggiate di anziani, soli o accompagnati.
Ovviamente, questo piccolo svago, è consentito solo sotto la propria abitazione e nei momenti in cui non ci sono altre persone con cui potrebbero crearsi assembramenti indesiderati.
Tra le precauzioni da prendere durante questa passeggiata, ovviamente l’utilizzo di mascherine e guanti e sarà obbligatori mantenere 1 metro di distanza da eventuali passanti.

Ovviamente, prima che tutti si gettino fuori casa con la scusa di accompagnare qualcuno, vanno fatte delle precisazioni:
Non è consentito allontanarsi dal proprio domicilio.
Non è consentito usare monopattini, skateboard o altro (questo riferito ai bambini), ed è totalmente escluso dare calci ad un pallone, ergo, nessuno sport è consentito.
In poche parole, la passeggiata è consentita, ma tutto ciò che riguarda sport o giochi no.
Per gli adulti invece non cambia nulla rispetto a prima: possono fare jogging purchè in solitaria e soprattutto sotto la propria abitazione di residenza.
Chi verrà sorpreso lontano dalla propria residenza verrà multato fino a 3.000 euro.

Altri chiarimenti necessari che si possono leggere sulla circolare, girata dal Viminale a tutti i Prefetti a livello nazionale sono:
per accompagnare i bambini, può scendere un solo genitore o parente (nonno o zio che sia), l’essere trovati in 2 ad accompagnare un bimbo può essere punito a livello economico con multe salate.
Nel caso di genitore e figlio ovviamente, la distanza di un metro non è necessario in quanto in primis, si vive nella stessa casa, quindi si è sempre a contatto.
E poi sopratutto nei casi di bimbi piccoli, stare lontani può essere pericoloso, soprattutto in zone dove possono passare auto e moto.

Tra le tante cose negative di questo periodo, finalmente arriva una frase che tranquillizzerà praticamente tutta Italia.
Come dichiarato dal Presidente Brusaferro e riportato dal quotidiano ilfattoquotidiano.it : “ La curva contagi è arrivata al picco. Indice di trasmissione è a vicino all’ 1, ovvero il valore più basso da inizio epidemia
Dopo questa frase che avrà reso felice e tranquilli molti italiani però, arriva anche una dichiarazione che forse rattristerà lavoratori e non solo: “Possibile proroga delle restrizioni fino al 4 maggio“.
Quindi, secondo Brusaferri, a partire dal 4 maggio l’Italia potrà ripartire, anche sei in modo lento e graduale per evitare un nuovo contagio di massa.

Tornando invece alla situazione attuale, l’ultimo Decreto Legge prevedeva uno STOP incondizionato delle attività fino al 3 Aprile ma, molto probabilmente, questo stop verrà prorogato almeno fino a dopo Pasqua.
Infatti, secondo le previsioni, domani il Premier Conte dovrebbe convocare un Consiglio dei Ministri e poi avere un incontro con le forze di opposizione.
Alla fine di queste riunioni dovrebbe poi firmare ed emanare un nuovo Decreto che prorogherà la chiusura delle attività e della vita sociale almeno fino al 17 o 18 aprile.
Sono previste inoltre in settimana, nuove misure economiche per supportare tutti quei cittadini trovatisi senza reddito causa quarantena forzata.

Brusaferro poi, dopo aver spiegato di essere ormai al picco della curva, ha analizzato i dati in modo più preciso dichiarando: “La curva ci mostra che stiamo arrivando a una sorta di plateau. Questo significa che le misure stanno funzionando.Dire che siamo arrivati al plateau vuol dire che siamo arrivati al picco, ma il picco non è una punta bensì un pianoro da cui ora dobbiamo discendere”.
In parole povere, il Presidente dell’Istituto Superiore della Sanità ha spiegato che soprattutto ora vanno rispettate tute quelle restrizioni che ci stanno consentendo di uscire dalla crisi più profonda

Oggi dopo quasi un mese, finalmente l’Italia ha registrato un netto calo di nuovi contagi da Covid-19 e quindi si inizia ad intravedere una luce in fondo al tunnel.
Ma questi dati di livello nazionale, se presi regione per regione possono avere valori diversi poichè, se ad esempio nella regione più colpita, la Lombardia, i nuovi casi quasi si dimezzano, in altre regione il numero rimane quasi uguale.
Bisogna ricordare, che nelle ultime 24 ore, a livello nazionale, i nuovi contagi sono stati circa 1600, circa 2000 in meno del giorno precedente.
E poi, il numero di guariti in 24 ore ha registrato un nuovo record: piu di 1300.

Come riportato dal quotidiano ilMessaggero sul proprio sito, per la prima volta 3 regioni hanno visto un calo del numero dei malati.
Infatti Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Umbria, per la prima volta dall’inizio dell’epidemia hanno registrato un numero complessivo dei pazienti ricoverati in ospedale, di quelli in terapia intensiva e di quelli in isolamento domiciliare in lieve calo.
Precisamente, mentre ieri erano in totale 25.392, oggi ce ne sono stati 25.006, quindi un calo di 386 pazienti.
Potrebbe sembrare un numero piccolo, ma la realtà è che l’importante sia stata l’inversione del trend esponenziale di ricoveri che stava portando al collasso la sanità di queste regioni.

Parlando della Lombardia, la regione più colpita e contagiata di Italia, oggi si ha avuto un incremento di 1154 contagi, mentre il giorno prima erano stati più di 1500.
Altra Regione particolarmente colpita è il Piemonte dove ad oggi, sono in totale 8835 i casi ufficiali, di cui 454 in terapia intensiva.
Altra Regione a rischio è sicuramente la Campania, inondata dalle persone tornate a casa dal Nord Italia.
Ad oggi i contagiati sono 1739, i deceduti 125 e i guariti 88. In questa Regione, come in molte altre del Sud, il picco è atteso durante la prossima settimana.

Dopo poche settimane dallo stanziamento dei fondi per attuare il progetto, sarà pronto a momenti il nuovo Ospedale da campo creato nella zona Fiera di Milano copiando praticamente il modello di Wuhan.
L’apertura, avverrà dopo lotte per avere i ventilatori, per saltare tutti i tempi della burocrazia italiana e dopo la ricerca di tutte le attrezzature necessarie.
Verranno aperti per primi i padiglioni 1 e 2, quelli dedicati alla terapia intensiva e quindi i più urgenti.
In questo modo, verranno resi disponibili anche subito 50 posti in rianimazione, dei 600 previsti in totale su tutte le strutture della Fiera di Milano.

Tutte le strutture create dal nulla all’interno della Fiera di Milano, saranno gestite dall’eccellenza italiana rappresentata dall’ospedale Policlinico che avrà, fra i tanti compiti, anche quello di assumere medici e tutto il  personale sanitario necessario.
A capo di tutta questa struttura sanitaria, è stato scelto un uomo di fiducia del Policlinico, ovvero Nino Stocchetti, il braccio destro di Antonio Pesenti, divenuto famoso in questo periodo in quanto coordinatore di tutte le terapie intensive della Lombardia e responsabile in questo periodo dell’Unità di crisi della Regione.
Il primo lavoro non facile che toccherà fare a Stocchetti, sarà quello di trovare il personale medico necessario e soprattutto le figure di rianimatori, i quali scarseggiano in tutta Italia.

Come ha riportato il Corriere della Sera, nella sezione dedicata alla città di Milano, il Governatore Attilio Fontana, ha dichiarato che questa nuova struttura è la dimostrazione della concretezza lombarda in quanto una struttura di queste dimensioni, in questi tempi, non era mai stata realizzata e consegnata.
Fontana ha poi ricordato che la costruzione era stato motivo di scontro con il capo della Protezione Civile, Borrelli, causa le difficoltà a trovare i macchinari necessari a formare la terapia intensiva.

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