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Per la ripresa socio economica post Covid-19 , il Governo Italiano ha ben pensato di affidarsi alle nuove tecnologie ed in particolare ad un‘applicazione scaricabile su smartphone e tablet utile per il tracciamento continuo di persone positive al virus.
Già una settimana fa l’app “Immuni” era partita in via sperimentale in circa quattro regioni Italiane , da oggi finalmente è attiva per tutto il resto del territorio.
Chi la scaricherà avrà in tempo reale la notizia nel caso in cui avrà avuto un contatto con una persona positiva . nessun obbligo sull’utilizzo ma è utilissima come prevenzione soprattutto di nuovi focolai.

Unica nota negativa riguarda l’utilizzo di questa applicazione sui telefoni Huawei in quanto ci sono importanti limitazioni per chi è in possesso di questi cellulari , mentre gira in maniera super veloce su iPhone e su tutti i cellulari Android.
Prima di metterla in funzione basta eseguire dei semplici passaggi e fornire delle informazioni base quale l’età, la regione e la provincia di appartenenza , la possibilità di inviare notifiche e alcune info sulla privacy, non utilizza ne Gps e WiFi , ma richiede solo l’accensione del bluetooth.
La buona riuscita di questa nuova tecnologia dipenderà molto dal buon senso dei cittadini.

In pratica l’algoritmo che sta alla base di questa invenzione è in grado di registrare in maniera anonima quando due utenti che hanno scaricato l’app sul proprio smartphone si ritrovano a meno di due metri di distanza e restano a contatto tra i 5 e i 30 minuti.
Dopo ciò , se l’Asl verifica la positività di una persona viene inviata una notifica agli utenti con i quali il paziente positivo è stato in contatto.
Nel caso si è stati a contatto , bisogna poi eseguire delle istruzioni precise che l’applicazione ci fornisce , ovvero contattare il medico curante, eseguire la quarantena nel proprio domicilio e limitare al massimo anche i contatti con i propri familiari

Per gli appassionati di videogiochi ieri è stato un gran bel giorno, la Sony ha finalmente presentato al pubblico la nuova console , la PlayStation 5 ormai attesa da anni da milioni di utenti.
L’ultimo lancio della console è stato nell’anno 2013 , quando gli ingegneri della Sony misero sul mercato la PlayStation 4 , per poi apportare solo due modifiche con l’uscita della versione Slim e della versione Pro.
Ieri sera , alle ore 22 italiane si è tenuta in streaming la presentazione ufficiale, ci saranno due configurazioni che usciranno sul mercato , più un numero importante di giochi , tutto ciò per fine anno 2020.

Per quanto riguarda il design ci sono importanti novità , messe proprio ieri in evidenza durante la presentazione.
La Ps5 avrà la scocca bi-colore, a predominare saranno infatti il nero e il bianco , il primo colore andrà  a ricoprire tutta la sezione centrale e all’area dei componenti interni.
A colorare la console ci sarà un led di colore blu che farà contrasto con il bianco , inoltre si avrà la possibilità di metterla sia in posizione orizzontale che in verticale , poggiando il tutto su di un supporto di colore nero.
Per il controller vi erano state già delle anticipazioni , riprenderà le linee del controller DualSense.

Non potevano mancare gli accessori disponibile per questa nuova Ps5 , come al solito la Sony non finisce mai di stupirci in ambito tecnologico.
Ci saranno disponibili le cuffie Pulse  3d con doppio microfono e cancellazione automatica del rumore , webcam hd e telecomando per i comandi vocali.
Novità importanti anche in tema di giochi, per il momento saranno disponibili 28 giochi , molti dei quali sono stati prodotti direttamente da PlayStation Studios , come Gran Turismo 7.
Questione prezzi resta ancora un dubbio , infatti non sono stati ancora comunicati , alcuni esperti ipotizzano una fascia di prezzo che va dalla versione base a 500 euro fino ad arrivare alla versione full optional che costerà circa 700 euro

Finalmente buone notizie arrivano dalla Cina in ambito sanitario , dopo il Covid-19 che sfortunatamente ha fatto tanti danni proprio in questo posto.
Il famoso pangolino, conosciuto anche come “formichiere squamoso” da oggi non verrà più usato come estrattore della cheratina, infatti nel continente Asiatico ogni anno arrivano sul mercato nero degli animali circa 200 mila pangolini che vengono squamati per ricavare il prodotto finale usato come medicinale.
Finalmente dopo tanti anni il World Wide Fund for Nature ovvero un’associazione di protezione ambientale ha finalmente deciso di alzare il livello di protezione verso questo mammifero che da anni non vive una situazione normale.

La stessa sorte che molti anni fa è toccata al panda, oggi tocca al pangolino , infatti la  Chinas National Forestry and Grassland Administration ha annunciato che per questo mammifero il livello di protezione salirà dall’uno al due e che le sue scaglie ricche di cheratina saranno rimosse dalla lista ufficiale dei preparati per la medicina tradizionale cinese.
Dalla lista de preparati sono stati eliminati , per fortuna, anche alcuni preparati a base di feci di pipistrello , anche questi assai usati nella tradizione asiatica.
Importante passo in avanti per la medicina e sopratutto verso il rispetto della vita degli animali , che in questi posti si stava perdendo del tutto.

Ritornando al pangolino , è importante ricordare le catture che questi poveri animali hanno subito fino a pochissimo tempo fa, molti venivano catturati nelle zone dell’Africa e poi rivenduti in Asia , dal momento in cui è scoppiato il Corona Virus , la situazione si è ribaltata; il povero animale è stato individuato come lo spillover e quindi il responsabile dello scoppio della pandemia.
Dopo alcuni studi a riguardo è stato confermato che il pangolino non ha avuto a che fare con lo scoppio della pandemia , dietro a tutto ciò la Cina ha voluto finalmente mettere fine al traffico illegale di questo mammifero.

Durante questo periodo di lock down forzato a causa del propagarsi del Covid-19 anche in Italia , molti di noi hanno capito finalmente l’importanza dell’attività fisica.
Spesso però chi si avvicina per la prima volta a praticare uno sport , è pieno di interrogativi e di dubbi sopratutto riguardanti il tipo di sport da iniziare a fare , i tipi di allenamento e i giorni a settimana in cui bisogna allenarsi.
Per il tipo di sport , la scelta è assai personale in quanto ogni persona ha un certo tipo di confidenza con un determinato sport , per quanto riguarda gli allenamenti e gli orari esistono delle linee guida almeno per i primi momenti.

Prima di iniziare qualsiasi attività fisica  anche a livello amatoriale sarebbe opportuno consultare il proprio medico di fiducia , in modo che ci indichi eventuali attività non idonee per il nostro stato di salute.
Spesso chi è alle prime armi si iscrive in palestra , sarebbe utile affidarsi ad un personal trainer sopratutto nei primi periodi , altri invece iniziano con la corsettina fatta di sessioni di massimo 10 minuti , seguito da un giusto riscaldamento e lo  stretching necessario.
Allenarsi in compagnia di qualcuno già esperto potrebbe essere un’arma in più dal punto di vista motivazionale sopratutto.

Per quanto riguarda la questione tempo , almeno nelle prime settimane non bisogna esagerare , bastano anche sessioni comprese tra i 10-15 minuti per tre volte a settimana in modo che il corpi si abitui alla fatica , preferibilmente scegliere un’attività aerobica con una di resistenza.
Le linee guida ci consigliano di praticare circa 150 minuti di sport a settimana e dividerli tra attività aerobica e attività che aiuti a sviluppare la resistenza, successivamente iniziare a mescolare le due attività seguendo dei corsi specifici.
Quando poi ci si sente sicuri e abbastanza pronti , si passa ad allenarsi cinque giorni a settimana con allenamento misto svolto in max 1 ora.

Durante il lock down che la popolazione Italiana ha dovuto affrontare a causa del propagarsi in maniera insistente del Corona Virus , ci è stato imposto di indossare i dispositivi di protezione individuale nel caso di contatto con altre persone e in luoghi affollati.
Oltre alla mascherina che ancora oggi in alcune regioni dell’Italia è obbligo indossarla , altro dispositivo consigliato erano i guanti monouso da indossare sopratutto quando si andava a fare la spesa.
Dopo quasi tre mesi di utilizzo , L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso parere contrario all’uso dei guanti monouso , poichè se questi vengono usati in maniera scorretta possono portare a dei danni davvero importanti.

In realtà già da parecchio tempo alcuni virologi e altri esperti in materia di igiene avevano espresso parere contrario all’utilizzo dei guanti monouso, in quanto la gestione di questi e assai complicata e se non fatta bene può portare all’auto-contaminazione e alla trasmissione del virus ad altre persone.
Per questo soprattutto nei supermercati , nei grandi magazzini oggi più che mai è consigliato l’uso di dispenser di igienizzanti in modo da potersi igienizzare in maniera più assidua le mani.
Finalmente anche l’OMS ha preso posizione su questa questione , appoggiando il pensiero dei virologi e degli esperti del settore.

Ora la questione più complicata riguarda le persone che ormai indossando i guanti da parecchio tempo sicuramente avranno difficoltà a non indossarli più.
Molti oltre ad usarli per fare la spesa nei supermercati , visto che questi venivano consegnati agli ingressi , li usavano anche sui mezzi pubblici , per muoversi in città e addirittura per praticare sport nei luoghi chiuso , tipo nelle palestre.
Nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia espresso parere negativo sui guanti monouso, è sempre utile chiedere consiglio alle autorità locali , ovvero ASL e Municipio sulle pratiche previste e raccomandate in quella precisa zona, in modo da non incappare in sanzioni.

L’arrivo del Corona Virus anche in Italia , circa 3 mesi fa , ha spiazzato un pò tutti noi soprattutto perchè ha portato nelle nostre vite cambiamenti davvero molto drastici e difficili da accettare e mettere in pratica.
Uno dei provvedimenti a salvaguardia della salute è stato l’obbligo di indossare le mascherine quando si usciva , accompagnato dal consiglio di usare guanti monouso.
L’obbligo delle mascherine in molte regioni è stato già tolto mentre in altre ancora no , con l’arrivo dell’estate e quindi del calore diventa ancora più complicato indossare quel tipo di dispositivo che porta arrossamenti e irritazioni davvero assi fastidiosi.
Ecco pratici consigli per combattere questo fastidio.

Per chi ha una pelle assai sensibile , anche la questione relativa ai guanti monouso è davvero un problema ed un fastidio , il consiglio è quello di provare a calzare quelli  in nitrile, una gomma sintetica che non dovrebbere causare irritazioni.
Possibilmente aggiungere un pò di talco prima di indossarli.
Problema invece che riguarda l’uso continuo delle mascherine è la fuoriuscita di brufoli soprattutto nell’aria buccale , che rovina l’estetica del viso.
Nelle farmacie ci sono numerose creme all’aloe provenienti da coltivazioni biologiche come la Centella sensitive cica-creme.
Per le persone che presentano questi segni in maniera importante vi è il lavaggio Pergam fluido mat , che si trova anche su Amazon o nei centri estetici

Per le persone invece che presentano delle irritazioni legata alla composizione delle mascherine , ovvero ai composti chimici , esistono dei laboratori di galenico che preparano una crema fresca su misura in pochissimo tempo.
L’altro fastidio è dato dall‘elastico delle mascherine che porta un rossore dietro alle orecchie , questo segno può essere alleviato con una crema a base di mandorla.
A fine giornata , è consigliabile detergere il viso con acque micellari o oli detergenti usati per i neonati , tipo Olio Johnson.

 

Spesso sui social in generale ma in particolare più su Facebook , abbiamo pubblicato foto e video che al giorno d’oggi vorremmo eliminare perchè non più facente parte della nostra vita attuale.
Con la funzione ” Accade Oggi” spesso si ripresentano foto alquanto indesiderate , spesso foto con ex fidanzati/e , oppure foto in cui si stava in condizioni pessime; da oggi sarà possibile fare tabula rasa da ciò che vogliamo prendere le distanze in una maniera assai facile.
Ciò sarà davvero importante in quanto nel mondo del lavoro ha assunto sempre più valore la ‘web reputation’ , tanto che prima di un’assunzione molti padroni fanno un giro di perlustrazione sui social per capire il candidato di che pasta è fatto.

Mark Elliot Zuckerberg , fondatore del social ha finalmente pensato di porre fine a questa situazione , mettendo in campo una nuova funzione , la Manage Activity’ ovvero con un semplice click si potrà eliminare tutto ciò che è indesiderato.
In un post , Facebook spiega questa nuova fondamentale funzione , che sarà la salvezza di tanti studenti che si apprestano ad entrare in un mondo dove la serietà è la reputazione saranno di fondamentale importanza.
Nel caso si voglia ripristinare la cosa cancellata si ha tempo fino a 30 giorni, dopodichè verrà eliminata per sempre.

Il motivo per il quale i cervelloni di Facebook hanno pensato a questa nuova funzione sta proprio nel fatto che poco fa abbiamo descritto , ovvero la “web reputation” , ma vi è anche un secondo motivo che riguarda genitori che vogliono nascondere qualcosa ai loro figli , oppure personaggi che vogliono nascondere qualche ritocco estetico fatto.
Questo tipo di funzione farà sicuramente tanto piacere a Matteo Salvini che è stato protagonista di una vicenda che fa tanto sorridere , visto che proprio in un post di anni fa esponevo un pensiero del tutto diverso da quello attuale.

Il mondo della tecnologia per fortuna non è stato pesantemente coinvolto e colpito dalla crisi economica e sociale che la nostra nazione sta attraversando a causa del propagarsi del maledetto Covid-19.
Il mondo degli smartphone ha proseguito con il lanciare di numerosi nuovi modelli , sopratutto con il nuovo sistema operativo Android 10, che tanto piace ai fan di questo sistema operativo
Come in  tutte le novità  ci sono degli aspetti negativi , anche il sistema operativo presenta una piccola defiance che in questi giorni ha portato numerosissimi problemi ai proprietari di smartphone con Android 10.

Se provate a cambiare schermo fate attenzione a quale mettere , è la frase che risuona in queste ultime ore sui blog di appassionati di smartphone che montano il sistema Android 10 , poichè in pochi secondi potreste rendere inutilizzabile il vostro smartphone.
Lo sfondo che sta creando questo crash del sistema è un lago che si trova tra due cime innevate , all’apparenza sembra essere un’immagine rilassante ma potrebbe rivelarsi letale per il vostro telefono portando a lampeggiare lo schermo e a bloccarsi totalmente.
Molti increduli su questa voce che in poche ore ha affollato il web , hanno provato e purtroppo hanno dovuto constatare che lo smartphone clamorosamente crasha.

Naturalmente il problema coinvolge tutte le marche che di smartphone che dispongono di quel sistema operativo , dal Samsung allo Xiaomi , passando per i Nokia.
Particolarità di questa situazione riguarda gli smartphone Huawei che sembrano essere meno vulnerabili , anche se il consiglio è quello di non provare a cambiare sfondo.
Gli esperti del settore hanno provato a dare una risposta a questo problema , optando che il problema quasi sicuramente sia causato dalla gamma dinamica dell’immagine che non viene supportata dal sistema operativo.
Per il momento dalla città Mountain View, sede della casa madre, non proviene alcuna comunicazione ufficiale in merito a questa problematica.

La tanto discussa App Immuni, dopo le polemiche iniziali,si è rilevata l’applicazione più scaricata del momento, anche più di Whatsapp.
Dunque gli italiani, seguendo le linee guida del Governo che prova ad instaurare un grande senso di cautela e responsabilità, sembrano aver recepito il messaggio.
Si parla infatti, secondo i primi dati ufficiali, di oltre mezzo milione di Download nelle prime 24 ore successive al rilascio di Immuni. Numeri che nemmeno colossi come Whatsapp e Facebook sono riuscito ad ottenere nel giorno del loro lancio ufficiale sul mercato.
L’app inizierà a funzionare in 4 regioni dall’8 Giugno per poi essere funzionale in tutta Italia a partire probabilmente dal 15 dello stesso mese.

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Tutte le persone , in particolare il genere femminile hanno una fissa per la pulizia della cute ed in particolare dei capelli , sopratutto per chi soffre di sebo in eccesso.
La scelta dello shampoo da sempre risulta essere assai difficile , sopratutto per colpa delle pubblicità che rivediamo milioni di volte in tv oppure affisse nei supermarket.
Lo shampoo che ha come scopo di rimuovere lo sporco e particelle di pelle, inquinamento ambientale e altre particelle inquinanti che  si formano e depositano sui capelli, spesso contiene dei principi attivi che danneggiano in primis la cute e poi il capello , tutto ciò vale anche per il balsamo che i parrucchieri usano come ammorbidente dei capelli.

Le sostanze chimiche che si trovano all’interno di uno shampoo anche di alta qualità e che più danneggiano i capelli e la cute del cuoio capelluto sono i siliconi, tra i più dannosi troviamo il D4 che addirittura è un prodotto industriale  persistente, bioaccumulabile e tossica e sull’etichetta è indicata con il  codice H361 , mentre il D5 è persistente e altamente bioaccumulabile.
La comunità europea dal 2020 ha ritenuto che queste sostanze sono altamente pericolose.
Ma non solo la presenza di plastica rende queste pericolose , altre addirittura contengono plastica , ecco perche è buono usare dei metodi alternativi.

Spesso i rimedi naturali sopratutto nel campo del benessere fisico hanno più efficienza di prodotti chimici che a volte costano solo un sacco di soldi e poi portano problemi di salute anche abbastanza importanti.
Alcuni al posto dello shampoo usano le proteine del grano o l’inulina ricavata dalla radice della cicoria , questi composti naturali hanno azione di forte pulizia e soprattutto sono in sintonia con il nostro organismo.
Importante diffidare anche da soluzioni profumanti per i capelli , queste  sicuramente saranno dannose per la cute e potrebbero scatenare reazioni allergiche sopratutto alle persone con pelle sensibile.

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