Category Archives: news

Home / news
549 Posts
Carlo Conti cachet

Carlo Conti cachet: il conduttore di Sanremo dona parte del suo “stipendio” ai terremotati

Si è concluso sabato notte, con l’incoronazione di Francesco Gabbani e della sua Occidentali’s Karma, la 67esima edizione del Festival di Sanremo: un’edizione, quella del 2017, che ha ancora una volta premiato un conduttore importante e valido, che è riuscito a portare avanti tre edizioni di gran successo, attraverso scelte sempre diverse e che, probabilmente, sono piaciute al pubblico italiano.

Carlo Conti cachet Il vincitore di questa edizione del Festival è anche Carlo Conti, che quest’anno si è portato a casa ben 58.4% di share, un record rispetto alle edizioni degli ultimi anni. Un Festival chiacchierato, come sempre, ma sicuramente anche ricco di successi e di esperienze positive per la Rai, che tira le somme e probabilmente sostiene di aver scommesso bene.

Un cachet da capogiro, quello di Carlo Conti, che ha però mantenuto la sua promessa: quella di donare parte del suo “stipendio” ai terremotati, a coloro che, nel 2016 appena trascorso ma anche in queste prime settimane del 2017, hanno perso tutto. Casa, lavoro, affetti, e, spesso, anche la famiglia. È a loro che Carlo Conti ha voluto pensare, donando centomila euro del suo cachet alla Protezione Civile: e lo ha fatto in pubblico, come non avrebbe voluto fare, sottolineando che è più bello far del bene e non dirlo, ma che in questo caso è stato necessario farlo.

Vincitore Sanremo 2017

Vincitore Sanremo 2017: qualche anno fa avrebbe voluto arrendersi, ma la determinazione lo ha premiato

La 67esima edizione del Festival di Sanremo è stata vinta da Francesco Gabbani che, con la sua Occidentali’s Karma ha conquistato il pubblico italiano attraverso un tentativo – tra l’altro, a quanto pare riuscito – di modificare le regole. Gabbani si è quindi aggiudicato il premio di vincitore del 67esimo Festival, partecipando nella sezione Big, in cui è riuscito a conquistare il cuore e le orecchie del pubblico italiano e dei telespettatori, sorpassando anche altre importanti voci, come Fiorella Mannoia – arrivata seconda – ed Ermal Meta, giunto terzo.

Vincitore Sanremo 2017Ma il record, Gabbani lo ha conquistato anche in un altro modo: non solo rompendo con gli schemi di una musica tradizionale, che sembra non aver premiato gli altri Campioni in gara, ma anche con due vittorie consecutive, la prima, lo scorso anno, nella sezione Giovani ed oggi, nel 2017, nella sezione Big.

Intervistato di recente, l’autore della canzone vincente di questo chiacchierato Festival di Sanremo ha raccontato che, qualche anno fa, avrebbe voluto lasciare l’idea di esprimersi in prima persona. È stata proprio la partecipazione al Festival nello scorso anno a dargli la possibilità di esprimersi, in maniera prorompente e di conquistare, quest’anno, il podio come vincitore della sezione Campioni.

Spray al peperoncino

Spray al peperoncino: uno strumento utile ed efficace contro le aggressioni, non è un’arma ma un dissuasore

Potrebbe essere la nuova arma leggera della Polizia di Stato: parliamo dello spray al peperoncino, già utilizzato in molte altre nazioni del mondo, e spesso pubblicizzato – anche in anni piuttosto recenti – come possibile arma di difesa personale per le donne. A base di ‘oleoresin capsicum’, lo spray è uno strumento di dissuasione e autodifesa che può rivelarsi utile in molte situazioni: secondo le ultime notizie, anche la Polizia in Italia potrà utilizzare questo spray, anche se le restrizioni devono essere ben chiare a tutti gli operatori.

Spray al peperoncinoInfatti, questo dissuasore deve essere utilizzato solo in caso di estrema necessità, ovvero quando le altre modalità di comunicazione non si rivelano efficaci, e quando i tentativi di mediazione e di semplice dissuasione verbale con la persona che sta aggredendo o commettendo un reato non bastano a calmare gli animi. Questo spray, in uso in molte nazioni del mondo, è dotato di uno specifico principio attivo, la capsaicina, che, quando spruzzato, causa infiammazione alle mucose, bocca e occhi, con sintomi specifici come tosse, bruciore di gola e lacrimazione, rendendo così innocuo l’aggressore e consentendo alla polizia di svolgere il suo lavoro. Non si tratta di un prodotto letale, in quanto non provoca la morte né altri danni importanti.

Papa su male

Papa su male: la crisi economica, le guerre, la povertà e la corruzione sono sfide gettate ai popoli per entrare in contatto con la propria indifferenza (e combatterla)

Tra poco più di un mese festeggerà il suo quarto anniversario come Papa, Jorge Maria Bergoglio, 80 anni, che il 13 marzo 2013 sostituì l’emerito Papa Ratzinger. Quattro anni di Pontificato che hanno visto Papa Francesco impegnarsi su più fronti, dal punto di vista verbale e spirituale, anche per contrastare la violenza, l’odio, il terrorismo che nella quotidianità di oggi sembra spesso superare tutto.

Papa su maleMa Papa Francesco, alla vigilia del festeggiamento per il suo quarto anno come Papa, ha deciso di mettere a nudo nuovamente i suoi pensieri, e lo ha fatto, con uno sguardo rivolto ai giovani ed agli innocenti, alle vittime delle guerre, alle vittime della crisi economica che ogni giorno sembra pronta ad una ricaduta, nel corso di un recente colloquio con i superiori degli ordini religiosi.

Jorge Maria Bergoglio ha risposto a domande specifiche, questioni sulla vita e sulla moralità, sulla violenza e sull’odio, che ogni giorno sembrano essere poste dai più deboli: e ha ricordato che, nonostante le guerre, nonostante le difficoltà economiche, nonostante le continue ricadute e la complessità di ciò che sta accadendo al mondo negli ultimi anni, bisogna avere ancora una volta il coraggio di guardare oltre, di misurarsi con la paura ma anche con il bene. È una sfida, secondo il Papa, quella che si pone davanti a noi: una sfida per contrastare l’indifferenza, quella che Bergoglio chiama la “durezza del cuore”, una sorta di malattia che ci fa abituare – fino a renderci quasi immuni – alla morte, al degrado, alla guerra, alla povertà, allo sfruttamento.

mutuo tasso

Il mutuo prima casa si conferma anche in questo inizio 2017 il più gettonato dagli italiani.Esso è un particolare prestito ipotecario rivolto a coloro che ancora non sono proprietari di un immobile, ma che desiderano diventarlo ed è senza ombra di dubbio la tipologia di mutuo più diffusa in Italia. More Link

Indagati per assenteismo

Indagati per assenteismo: dipendenti e medici dell’Azienda Sanitaria di Cosenza usavano orario di lavoro per svolgere attività private

Sono attualmente indagati per assenteismo – con ben 14 obblighi di presentazione e 4 sospensioni dal lavoro – 18 persone, tra medici e dipendenti dell’Azienda sanitaria di Cosenza, che, sulla base delle recenti indagini portate avanti dalla Procura, hanno portato avanti un comportamento illecito nei confronti degli obblighi che riguardano gli orari di lavoro.

Indagati per assenteismoI medici ed i dipendenti, infatti, erano soliti praticare, con assoluta leggerezza, quello che oggi viene chiamato assenteismo e che riguarda la falsa attestazione della presenza in ufficio. Un tema, quest’ultimo, tra l’altro anche molto discusso, specialmente negli ultimi tempi ed in attesa del nuovo Testo Unico che regolamenta il comportamento dei dipendenti statali (e non) e che, dal decreto Madia, farà partire sanzioni molto severe per chi si assenta dal posto di lavoro in orario di ufficio. Ed è esattamente ciò che è accaduto a 18 persone tra medici e dipendenti degli uffici, che, durante il normale orario di ufficio, si recavano a fare la spesa oppure andavano al bar, a giocare alle slot machine o svolgevano commissioni private.

Dalle indagini che hanno fatto rilevare questo comportamento, è emersa anche la compiacenza di molti colleghi, i quali strisciavano per conto degli altri i cartellini permettendo così ai dipendenti disonesti di proseguire con le loro attività personali, come ad esempio andare a fare la spesa, fare una passeggiata, o ancora andare a giocare alle slot machine.

 

 

Telepatia nei pazienti paralizzati

Telepatia nei pazienti paralizzati: leggere nel pensiero potrebbe diventare possibile per le persone paralizzate, non in grado di muovere nemmeno gli occhi

Al giorno d’oggi, leggere nel pensiero è del tutto impossibile: la telepatia, ovvero l’arte di guardare qualcuno negli occhi e riconoscere ciò che sta pensando, è qualcosa che solo i “maghi” (o finti tali) sostengono di saper fare. E quando si riesce, tramite trucchetti e piccole magie, a trovare il bandolo della matassa, lo si fa comunque per scherzo, con qualche trucco nascosto che evidenzia l’incapacità dell’uomo di leggere nel pensiero in maniera reale e circostanziata.

Telepatia nei pazienti paralizzatiLa lettura del pensiero potrebbe però essere una risposta importante a tutte quelle persone che convivono con pazienti completamente paralizzati, bloccati dentro, chiusi nel loro stesso corpo (come suggerisce la stessa dicitura locked-in): e potrebbe essere possibile grazie alla scienza, che studia da molti anni le modalità atte a comunicare con queste persone ed a consentire loro di far sapere che la loro voce esiste, anche se non esce dalle loro bocche o dai loro occhi.

Una nuova ricerca pubblicata su un giornale scientifico di grande rilevanza, ha fatto emergere che, grazie ad un sistema rivoluzionario, una interfaccia cervello-computer, potrebbe essere presto possibile: l’esperimento condotto dai ricercatori del Wyss Center per la Bio e Neuroingegneria di Ginevra ha infatti fatto emergere che, grazie a questo strumento, è possibile, per i pazienti, rispondere a domande di base, con un sì o un no.

amalfi 1

Amalfi è la località che dà il nome alla rinomata costiera amalfitana, da Vietri al Mare fino a Punta Campanella. Ogni anno arrivano sulla costiera varie migliaia di turisti, attirati dalle bellezze del luogo. Raggiungere queste zone non è difficile, perché si trovano abbastanza vicino a grandi città, come Roma e Napoli, anche se la città più vicina è Salerno. Per organizzare una vacanza sulla costiera Amalfitana potete trovare tutte le informazioni necessarie sul sito Costieraamalfitana.com.More Link

Polemiche compenso Carlo Conti

Polemiche compenso Carlo Conti: dichiara di destinare gran parte del compenso alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto

È tutto pronto per il Festival di Sanremo 2017 che, ancora una volta, quest’anno vedremo per la conduzione di Carlo Conti, che insieme a Maria De Filippi, presenterà sul palcoscenico dell’Ariston i cantanti in gara, dando al pubblico italiano la possibilità di emozionarsi con nuove melodie della kermesse canora.

Polemiche compenso Carlo ContiMa come accade ogni anno, anche per quest’anno le polemiche sopraggiungono immediate, lasciando poco spazio alla realtà più importante, che dovrebbe essere la gara tra cantanti di un certo calibro, pronti, come ogni anno, a dare il loro contributo.

Ed una delle polemiche più rilevanti è stata quella relativa al cachet dei conduttori, in particolar modo prima quello di Maria De Filippi, e dopo quello di Carlo Conti: la prima ha dichiarato sin da subito di non voler alcun compenso per la sua partecipazione al Festival, mentre sul secondo, le polemiche sono venute fuori quando sono stati resi noti i compensi relativi alla sua partecipazione. Infatti, proprio di recente è emerso che Carlo Conti percepirà, per la sua conduzione, un compenso di 650 mila euro: e non sono mancate le polemiche da parte di chi ritiene che sia un compenso eccessivo, specialmente a fronte di una situazione, come quella del centro Italia, che vede molte persone soffrire dal punto di vista economico, materiale e umano.

Conti ha voluto quindi rilasciare un’intervista al settimanale Oggi, nel corso della quale ha dichiarato che, nonostante desiderasse evitare di raccontare la sua volontà di destinare una somma importante di quanto percepito alle persone colpite dal terremoto, le polemiche lo hanno costretto a dire a tutta l’Italia di una sua scelta che avrebbe voluto tenere per sé.

Morte in culla

Morte in culla: scienziati dimostrano che i dispositivi di prevenzione non sono scientificamente provati

Morte in culla: sono ancora tanti, oseremmo dire troppi, i neonati che muoiono ogni anno a causa della mancanza di ossigeno che si può verificare all’interno della culla, che dovrebbe rappresentare un comodo e sicuro rifugio dove dormire.

Morte in cullaI numeri parlano chiaro e lanciano delle evidenze scientifiche su cui vale la pena di riflettere: sono ben 3500 i neonati che ogni anno muoiono, in America, a causa di questa “sindrome”. Che tuttavia non ha ancora trovato il suo giusto trattamento preventivo: nonostante i consigli ed i suggerimenti che spesso si danno ai neo genitori durante il corso preparto o anche durante il corso post parto, sono ancora tantissimi i bambini che perdono la vita a causa della mancanza di ossigeno in culla.

Oggi la tecnologia cerca di andare incontro ai neo genitori ed alle loro normali paure, attraverso la messa in commercio di diversi dispositivi elettronici che possono aiutare, in un’ottica preventiva, ad evitare una situazione disastrosa. Ricordiamo ad esempio i calzini intelligenti, i baby monitor, o altri dispositivi che, se collegati ad uno smartphone, possono dare un aiuto in più in caso di situazioni improvvise molto pericolose.

Ma un recente studio, che ha visto tra gli altri anche la partecipazione di Christopher P. Bonafide e David T, Jamison, ha dimostrato che questi dispositivi, per quanto di aiuto, non possono comunque essere una risposta sicura per evitare la sindrome della morte in culla. Non vi sono dati significativi in questo senso, ma è possibile che questi dispositivi rappresentino un sostegno in caso di bimbi con problemi cardiaci o a rischio di apnea.

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi