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Anche i nostri nonni, fin da bambini ci hanno sempre consigliato di bere soprattutto appena svegliati un bel bicchiere di acqua calda per mettere in moto il nostro organismo e apportargli grandi benefici, non so in quanti però la mattina al posto del caffè o del latto hanno preferito bere acqua calda.
E’ risaputo che bere acqua secondo un giusto dosaggio porti enormi benefici al nostro corpo come alleggerire il lavoro renale e quindi stimolare la diuresi e l’eliminazione di tossine, idratare la palle, mantenere insomma l’omeostasi nel nostro corpo.
Alcuni recenti studi hanno però dimostrato che se si beve un bicchiere di acqua calda al giorno, i benefici apportati al nostro organismo aumentano.

Primo beneficio dell’acqua calda lo ritroviamo a livello dell’intestino, la temperatura alta dell’acqua fa si che non ci sia la formazione di grasso intorno alle pareti intestinali come accade quando ingeriamo acqua fredda, inoltre  a stomaco vuota aiuta molto la peristalsi intestinale e quindi apporta benefici a chi soffre di stitichezza.
Gli esperti sostengono che l‘acqua calda accompagnata da una scorza di limone aiuta il metabolismo ed in particolare ad abbattere i grassi determinando una funzione detox per il corpo che insieme ad una buona alimentazione porterà alla perdita di qualche chilo.

Le donne dovrebbero già saperlo, per chi soffre molto durante il ciclo mestruale a causa di spasmi e dolori , bere acqua calda allevia questi due fastidiosi sintomi.
Di questi periodi i sintomi influenzali affliggono la nostra quotidianità, alleviare tosse e catarro risulterà facilissimo bevendo di prima mattina un bicchiere di acqua caldo.
Anche gli adolescenti che forse non crederanno a queste belle parole, potrebbero provare l’efficacia dell’acqua calda sul proprio viso in quanto acne e brufoli potrebbero scomparire in maniera molto più veloce di quanto assumiamo pomate e medicinali a base di cortisone.

La Kawasaki è ormai da tempo conosciuta da tutti noi come l’azienda che si occupa della progettazione e poi successivamente della produzione di motori ed in particolare di motoveicoli.
Gli amanti delle due ruote sapranno sicuramente anche della partecipazione della Kawasaki in MotoGp nel 2008 e ancora oggi partecipa ai campionati mondiali di supercross, motocross e superbike, riscontrando anche ottimi risultati.
Sul mercato motociclistico da sempre ha destato interesse per la famosissima Ninja, che man mano si è evoluta sempre di più sia sulla questione estetica che sulla questione motore.
Nel 2021 ci sarà una nuova versione, la Ninja ZX-10R, cercheremo di anticiparvi qualche novità in questo articolo.

Telaio dal look super rivisitato, punto di ancoraggio del forcellone più basso rispetto al modello precedente, anche le sospensioni sono state modificate.
Novità anche sull’impianto frenante, i freni Brembo questa volta sono dotati di una pinza monoblocco, mentre anteriormente sono presenti dei dischi a pompa radiale, anche il serbatoio dell’olio per i freni è stato posizionato in un punto diverso.
Il display sotto il cupolino, che presenta il logo questa volta in 3D, è di 4.3 pollici con tecnologia bluetooth, impianto di illuminazione a led, prima grande novità in ambito motociclistico in casa Kawasaki.
Sul manubrio è presente un pulsante, tramite questo è possibile selezionare 4 modalità di guida.

Prima modalità disponibile è quella Sport, poi abbiamo la modalità road, rain e infine rider che può essere personalizzata a proprio piacimento.
Novità anche sulla potenza del motore, in linea di massima dovrebbe avere circa 215 cavalli , il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ad una somma abbastanza importante, dai 30 mila ai 40 mila euro, anche perchè saranno prodotti solo ed esclusivamente 500 pezzi.
La data di uscita non è stata svelata, dovrebbe essere tra gli ultimi giorni del 2020 e i primi del 2021, gli appassionati sono in attesa del nuovo gioiellino della casa madre giapponese.

 

Questi tristi giorni che stiamo trascorrendo in casa a causa del propagarsi in maniera incontrollata del Corona Virus nei telegiornali abbiamo ascoltato più volte delle importanti novità riguardanti il vaccino anti-Covid.19.
La prima azienda farmaceutica a dare buone notizie sulla questione vaccino è stata quella di Pfizer con BioNTech che proprio nelle ultime ore ci invia dati ancora più confortanti con un’efficacia del 95% e senza gravi effetti collaterali, con un giorno di ritardo anche l’azienda Moderna ha annunciato il suo lavoro, anch’esso con una grande efficacia e zero effetti indesiderati.
Ci sorprende come AstraZeneca che nei primi mesi si era mossa molto bene, sia così in ritardo sul suo vaccino.

E’ bene ricordare che l’azienda britannica operante nella ricerca scientifica ed in particolare nello sviluppo di farmaci aveva iniziato la sperimentazione del vaccino anti.Covid19 insieme all’Università di Oxford, ma in questi giorni sembra essere un pò indietro, anche se alcune voci riferiscono che entro 1-2 settimane ci sarà la pubblicazione dei primi risultati e se positivi, nel giro di poche settimane chiederà l’autorizzazione per la distribuzione.
Anche questo basa la sua efficacia, proprio come Moderna e Pfizer sull’impiego di materiale genetico artificiale (mRNA), i test sono stati avviati in molti Paesi quali Inghilterra, India, Brasile, Sudafrica e Stati Uniti.

Nel bel mezzo dell’estate ricordiamo che la sperimentazione dovette affrontare un piccolo intoppo, ovvero una forte infiammazione che coinvolse i volontari e che blocco momentaneamente il prosieguo dei lavori, per poi riprendere in totale sicurezza dopo circa sette giorni.
L’Unione Europea ricordiamo aver stretto un patto con AstraZaneca per la fornitura di 400 milioni di dosi, gli Stati Uniti ne hanno prenotato circa 300 milioni , in totale l’azienda dovrà produrre 2 miliardi di dose.
Con la speranza che nel giro di pochi mesi il mondo intero abbia un’ampia disponibilità di vaccini per fronteggiare questa brutta emergenza sanitaria.

Come noi tutti sappiamo la situazione sanitaria nel nostro Paese non è delle migliori, anzi questo Corona Virus ha messo in ginocchio il sistema ospedaliero mettendo al collasso anche i nosocomi più grandi, in particolare i reparti di terapia intensivi contano decine e decine di ricoverati.
Proprio per contrastare questa brutta situazione, il Governo centrale insieme al Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e i Governatori delle regioni hanno messo in piedi un piano per decidere le restrizioni da far adottare ad ogni singola regione, valutando 21 parametri.
All’inizio sembravano essere tutti d’accordo ma con il miglioramento della curve di contagio, i Governatori iniziano a inveire contro il Governo.

Dopo aver esaminati i ventuno parametri le regioni sono state poi collocate all’interno di tre fasce di colori, rossa arancione e gialla a seconda della criticità, la Lombardia ad esempio è stata collocata sin dall’inizio in zona rossa, la Campania invece inizialmente era stata collocata in zona gialla per poi fare un doppio balzo verso quella rossa, dove tutt’ora è collocata.
Gli indicatori elaborati già nella prima ondata di Covid-19 si dividono in indicatori sulla capacità di monitoraggio, quelli sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti  e gli indicatori sui risultato relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari.

In questi giorni dove la situazione relativa al numero di contagi sembra subire un lievissimo calo i vari governatori delle regioni italiane voltano le spalle al governo, sottolineando che gli indicatori di monitoraggio non sono così efficienti.
Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli sottolinea che la decisone di interpretare ed essere fedele ai 21 parametri porterà ad una situazione che cambierà settimanalmente a seconda della restrizione.
Vincenzo De Luca si scaglia invece senza mezzi termini contro la maggioranza di governo, rivendicando di aver suggerito già in tempi non sospetti il lock down nazionale , Toti invece richiede con urgenza una conferenza stato-regione poichè in totale disaccordo con i parametri.

 

 

In un momento davvero drammatico per la nostra nazione a causa del propagarsi senza freni di questo maledetto virus, arrivano delle buone notizie, in primis sul vaccino che sembra essere quasi vicino alla distribuzione, poi sulla questione test diagnostici, e la bella notizia in merito arriva addirittura dall’Italia.
L’Ospedale Pediatrico Mayer di Firenze che è famoso in tutto il mondo per la pregevole assistenza ai bambini e per la ricerca scientifica, ha messo a punto un nuovo test per diagnosticare la positività al coronavirus SARS-CoV-2.
Da lunedì prossimo verrà utilizzato come screening per i circa 1500 operatori sanitari che stanno lavorando in maniera impeccabile di fronte a questa catastrofe sanitaria.

Il nome dato a questo test è molto divertente, “Uffa” presenta delle novità davvero importanti.
Innanzitutto è un tampone solo ed esclusivamente nasale, non bisogna quindi raccogliere il campione anche in bocca e soprattutto è opportuno passarlo nelle narici senza andare in profondità ,la facilità prevede quindi l’auto somministrazione senza la presenza obbligatoria del personale sanitario.
Naturalmente il prelievo verrà sempre raccolto in una provetta e dovrà essere analizzato in laboratori specializzati e convenzionati con il sistema sanitario nazionale, ma potrà snellire le lunghe file ai drive-in e ai pronto soccorso degli ospedali.

Lo studio che hanno condotto gli studiosi del Mayer sulla validità del test hanno riportato ottime notizie , infatti si è potuto vedere che non esistono casi di falsi negativi o falsi positivi e che ha la stessa efficacia del classico tampone rino-faringeo.
Una buona notizia in un periodo davvero molto molto buio, soprattutto per il personale sanitario che proteggendosi di più automaticamente protegge anche i pazienti, ma potrà essere uno spiraglio importante anche per la questione affollamento dei nosocomi e dei drive-in.
A riguardo molte riviste scientifiche di fama internazionale hanno pubblicato con entusiasmo questo studio italiano.

 

Ancora una volta la Nazionale di calcio vince e convince nel test amichevole che si è disputato ieri sera allo stadio “Franchi” contro una compagine non del tutto irresistibile, l’Estonia.
Nonostante le numerose indisponibilità di calciatori importanti causa Corona Virus e l’assenza anche del Ct Roberto Mancini sostituito egregiamente dal suo secondo Evani, l’Italia rifila un netto 4-0.
L’Italia scende in campo con un nuovo 433, in porta il capitano Sirigu, difesa con Di Lorenzo , Bastoni, D’Ambrosio ed Emerson, in cabina di regia Sandro Tonali con le due mezz’ali  Gagliardini e Soriano, attacco a tre con Bernardeschi, Lasagna e il debuttante Grifo.

L’Estonia cerca di difendersi il più possibile, il Ct Voolaid schiera un 4231, senza però riuscire ad impensierire la retroguardia Italiana.
Il tecnico Mancini resta a casa a causa del Covid-19 e  può ritenersi soddisfatto della giovanissima Italia che ora inizia a far paura anche alle grandi del calcio dopo anni di buio.
Dopo 14 minuti l’Italia passa in vantaggio con una prodezza di Grifo bravo a combinare con Lasagna, il raddoppio arriva con il dieci azzurro, Bernardeschi che dopo una grande azione personale conclude a rete con un tiro dal limite dell’aria che non lascia scampo al portiere dell’Estonia.
I primi 45 minuti si concludono senza nessun’altra azione degna di nota.

Nella ripresa l’Italia continua a giocare la sua ottima gara, numerose sono le sostituzioni fatte dal mister Evani che mette in campo Pellegri, Luca Pellegrini, Calabria, El Shaarawy, Orsolini, Pessina.
Il terzo gol porta la seconda firma di Grifo, bravo a trasformare un calcio di rigore che Gagliardini abilmente si era procurato dopo un fallo in area di rigore.
La gara si chiude al minuti 86 quando un pimpante Orsolini prima subisce un fallo in area e trasforma in rete il rigore, siglando il suo secondo gol in Nazionale maggiore.
Una bella Italia conclude così il test amichevole.

 

La regione Campania che nella prima ondata di Covid-19 registratasi nei mesi che vanno da Marzo a Maggio aveva ben contenuto l’espandersi del virus, anzi era stata considerata in tutto il mondo come un modello di rigore da seguire meticolosamente.
Nei mesi estivi dove la situazione ai nostri occhi sembrava essere un pò più tranquilla, il governatore De Luca ha messo in campi sistemi di potenziamento in ambito sanitario, aumentando i posti letto della terapia intensiva e istituendo ospedali che ospitassero solo pazienti affetti da Corona Virus.
La situazione in questo momento però non è delle migliori, anche se viene indicata come Zona Gialla dal Ministero della Salute.

Il Comitato Tecnico Scientifico insieme al ministro della Salute Roberto Speranza ,nella giornata di ieri hanno ricontrollato i dati dei contagi che ogni giorno le regioni inviano all’istituto e la situazione della Campania nonostante i numeri assai importanti sembra essere da zona addirittura “verde”, tutto ciò ha insospettito un pò tutti.
Il caso Campania ha intasato le maggiori testate giornalistiche, a far scalpore i 4601 nuovi positivi a fronte di poco meno di 26mila tamponi di ieri e l’aumento dei posti di degenza di oltre 1300 unità con le terapie intensive passate in pochi giorni da 335 a 590 posti letto.

Nonostante questi numeri in Campania le file delle ambulanze ritornano ad occupare gli ingressi degli Ospedali, la gente per effettuare un tampone aspetta ore ed ore, addirittura l’ordine dei medici ha richiesto a gran voce il lockdown totale, prevedendo un collasso degli ospedali se i numeri continuano ad essere questi.
La giornata di ieri ha però evidenziato che nonostante l’invito a non uscire se non per necessità , la gente si è riversata in strada , a Napoli il lungomare è stato assalito da migliaia di persone, per fortuna a Salerno con la chiusura del lungomare la situazione è stata tenuta sotto controllo.

 

La Volkswagen è uno dei maggiori produttori di automobili, famosissima in Germania dove risiede la sua sede principale , ma ormai da anni il marchio è il più ricercato e uno dei più venduti sul mercato auto internazionale.
Negli ultimi tempi alle ormai storiche e sportive GTI alla GTI Clubsport, alla GTD diesel  e all’ibrida ricaricabile GTE, sul mercato è stata lanciata una nuova generazione di Golf R, l’automobile con marchio tedesco più potente di sempre.
Le prime consegne dovrebbero esserci intorno a Marzo 2021, per trazione integrale e potenza potrà sfidare senza problemi le grandi produttrici rivali , il prezzo dovrebbe avvicinarsi ai 50 mila euro.

Con i suoi 320 cavalli di potenza, la Golf R si distingue per il suo assetto sportivo e un look davvero formidabile, in commercio al momento solo la versione con cinque porte.
Le ruote sono da 18° ma in opzione possono essere montate anche le ruote da 19°, particolarmente bello è l’alettone alla base del tettuccio posteriore.
Gli scarichi sono quattro, due per ogni lato, su richiesta si può avere l’impianto Akrapovic, realizzato in titanio e più leggero rispetto a quello standard.
Presenta inoltre l’assetto ribassato rispetto alle altre Volkswagen, freni maggiorati , molle stabilizzatrici e sbarre anteriori molto più rigide per migliorare la tenuta su strada.

Il sistema a trazione integrale è la grande novità di questa auto, il sistema è chiamato 4Motion ed è stato montato per migliorare la tenuta su terreni difficili e migliorare l’esperienza alla guida.
Presenta quattro programmi di guida: Comfort, per  tutti i giorni, Sport e Race per la guida sportiva, e l’Individual personalizzabile dal guidatore.
Monta il noto motore turbo benzina 2.0 TSI,  4,7 secondi per lo 0-100 e la velocità massima è stimata essere compresa tra i 250 e 270 km/h.
Ecco che gli amanti del marchio tedesco sono già pronti ad acquistarla come regalo per il prossimo 2021.

Proprio nella giornata di ieri in Thailandia, stato del sud-est Asiatico il governo su proposta del Ministro per il Digitale Puttipong Punnakanta ha bloccato l’accesso ai circa 190 siti contenenti video pornografici ed in particolare ha oscurato uno dei siti più famosi al mondo, Pornhub.
Tutto ciò è stato fatto come conseguenza della legge vigente in Thailandia che considera un crimine informatico la pubblicazione online di siti pornografici.
Numerose sono state le proteste da parte dei cittadini del posto, considerando che la Thailandia è tra i venti Paesi per il traffico giornaliero sul famosissimo Pornhub, in particolare ognuno di loro ha trascorso sul sito circa 11 minuti e 21 secondi al giorno in più rispetto ai cittadini di altri Paesi.

A Bangkok un gruppo di manifestanti ha iniziato una protesta sotto il Ministero per il digitale, questi fanno parte del gruppo “Anonymous Party” e si sono presentati con folte schiere e numerosi cartelli in favore dell’accesso sui siti pornografici.
Gli amanti di questo genere di siti ha però subito trovato un inganno per aggirare il blocco di Pornhub, infatti in Thailandia vi è stato un netto aumento di persone che proprio dal giorno del blocco ai siti pornografici usano reti private virtuali (Vpn) in grado di raggirare la censura.

Emilie Pradichit che da anni si batte per i diritti di accesso al digitale e tra l’altro direttrice della Fondazione Manushya sottolinea come il governo Thailandese voglia controllare sempre di più ciò che i propri concittadini fanno online, come una sorta di dittatura nel campo del digitale.
I manifestanti che da giorni ormai sono in protesta a Bangkok sono per la maggior parte ragazzi universitari e liceali che in maniera pacifica mostrano il loro disprezzo verso questa decisione mettendo in campo nuovi modelli di protesta, ovvero utilizzando riferimenti alla cultura pop come le saghe letterarie di Harry Potter.

 

Il Covid-19 non ha risparmiato il comparto scuola , anzi nella prima ondata verificatasi nei mesi di marzo e aprile, tutti gli Istituti vennero chiusi e non aprirono nemmeno per gli esami di Stato e di terza media , in questa seconda ondata le cose sembrano procedere su questa strada , ovvero nell’ultimo Dpcm del Premier Conte si evidenziava il consiglio di portare la famosa Didattica a Distanza al 75%.
Le videolezioni portano con se numerosissimi rischi sia per il corpo docenti che per gli alunni stessi, infatti in una circolare ministeriale vi sono alcune righe che parlano dei rischi derivanti da un’eccessiva permanenza davanti agli schermi.

Nel Documento di Valutazione dei Rischi si prevede che gli insegnanti debbano illustrare e ricordare ai propri alunni le indicazioni da adottare nell’utilizzo del videoterminale per ridurre al minimo i rischi legati a esso.
Tra le prime regole fondamentali alla prevenzione dei rischi vi è l’obbligo di una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di videolezioni, valida sia per gli studenti che per gli insegnanti.
Altri consigli riguardano la postazione dove si seguono le videolezioni, la luminosità e la postura corretta da assumere davanti ad uno schermo, ogni Istituto dovrebbe consegnare un plico con informazioni tecniche a riguardo.

Per quanto riguarda la luminosità della postazione di studio , una scarsa luce o un tempo assai lungo davanti ad uno schermo potrebbe portare affaticamento visivo con sintomi quali bruciore, lacrimazione, fotofobia e cefalea, sarebbe utile l’applicazione della Sorveglianza Sanitaria con controlli preventivi e periodici sia per lo studente che per l’insegnante.
In un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo la Dad purtroppo è il mezzo più sicuro a nostra disposizione, ma non può in alcun modo sostituire la didattica frontale che rimane la più ricca, la più proficua in termini di crescita sociale e culturale dei nostri ragazzi.

 

 

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