1 milione di euro ogni ora, è questa la cifra che Lufthansa sta perdendo in questo periodo di chiusura forzata dovuta al lockdown.
Arriva quindi l’allarme dai vertici della società: “Si rischia la bancarotta senza l’intervento dello Stato”
La situazione è sta analizzata dal quotidiano Süddeutsche Zeitung, secondo il quale il governo guidato da Angela Merkel punterebbe ad acquisire una quota maggiore del 25%, occupando così due posizioni nel consiglio di sorveglianza dell’azienda tedesca e avrebbe una cosiddetta minoranza di blocco nel consiglio di amministrazione.
In cambio di questa percentuale, a Lufthansa andrebbero ben 9/10 miliardi di euro sotto forma di aumento di capitale e prestiti.
La compagnia tedesca, prima del Covid settimo gruppo aereo al Mondo che controlla, tra l’altro, Swiss International, Austrian Airlines, Eurowings, Brussels Airlines e Air Dolomiti, è stata come tutte le altre compagnie aeree pesantemente colpita dal blocco dei voli a causa della pandemia.
In cassa alla società resterebbero al momento 4,4 miliardi di euro ed il Ceo Carsten Spohr ha avvertito che, senza l’aiuto dello Stato tedesco, il gruppo non sopravviverà a lungo.
Al momento però, un accordo col Governo sembra lontano, nonostante i titoli in borsa di Lufthansa oggi abbiano guadagnato il 5%.
Non sono di certo tempi facili per tutte le compagnie aeree del Mondo.
Martedì la Commissione dell’Unione Europea ha approvato un prestito da ben 550 milioni complessivi dal governo federale e anche dal Land dell’Assia alla compagnia aerea delle vacanze Condor.
Dal canto suo però, Lufthansa ha già ridotto l’orario di lavoro di quasi due terzi dei suoi dipendenti in giro per il mondo.
Circa 87 mila persone su un totale di 135 mila, hanno visto ridotto il loro orario di lavoro o sono state messe in cassa integrazione.
Si è ricorso quindi allo schema pubblico del kurzarbeit, che la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sta proponendo anche per l’Unione Europea attraverso il programma «Sure»