Dopo poche settimane dallo stanziamento dei fondi per attuare il progetto, sarà pronto a momenti il nuovo Ospedale da campo creato nella zona Fiera di Milano copiando praticamente il modello di Wuhan.
L’apertura, avverrà dopo lotte per avere i ventilatori, per saltare tutti i tempi della burocrazia italiana e dopo la ricerca di tutte le attrezzature necessarie.
Verranno aperti per primi i padiglioni 1 e 2, quelli dedicati alla terapia intensiva e quindi i più urgenti.
In questo modo, verranno resi disponibili anche subito 50 posti in rianimazione, dei 600 previsti in totale su tutte le strutture della Fiera di Milano.
Tutte le strutture create dal nulla all’interno della Fiera di Milano, saranno gestite dall’eccellenza italiana rappresentata dall’ospedale Policlinico che avrà, fra i tanti compiti, anche quello di assumere medici e tutto il personale sanitario necessario.
A capo di tutta questa struttura sanitaria, è stato scelto un uomo di fiducia del Policlinico, ovvero Nino Stocchetti, il braccio destro di Antonio Pesenti, divenuto famoso in questo periodo in quanto coordinatore di tutte le terapie intensive della Lombardia e responsabile in questo periodo dell’Unità di crisi della Regione.
Il primo lavoro non facile che toccherà fare a Stocchetti, sarà quello di trovare il personale medico necessario e soprattutto le figure di rianimatori, i quali scarseggiano in tutta Italia.
Come ha riportato il Corriere della Sera, nella sezione dedicata alla città di Milano, il Governatore Attilio Fontana, ha dichiarato che questa nuova struttura è la dimostrazione della concretezza lombarda in quanto una struttura di queste dimensioni, in questi tempi, non era mai stata realizzata e consegnata.
Fontana ha poi ricordato che la costruzione era stato motivo di scontro con il capo della Protezione Civile, Borrelli, causa le difficoltà a trovare i macchinari necessari a formare la terapia intensiva.