Morte Sana Cheema: padre e fratello erano rimasti liberi
Secondo quanto riferito da un amico della povera Sana, in Pakistan avrebbero già chiuso il caso: la giovane sarebbe morta per infarto e suo padre e suo fratello non c’entrerebbero nulla.
Secondo un amico di Sana Cheema, in Pakistan la giustizia non funziona affatto, per cui la ragazza da morta sgozzata sarebbe passata a morta per cause naturali, ovvero infarto: la giovane aveva vissuto fino a sei mesi fa a Brescia ed era ormai una cittadina italiana.
Secondo la madre sarebbe stata uccisa in Pakistan, dal padre e dal fratello, per non aver accettato di sposare un uomo scelto appositamente per lei e del quale lei non era affatto innamorata, visto che il suo cuore batteva soltanto per un altro ragazzo che risiede nella provincia di Brescia e anch’egli italiano di seconda generazione.
La povera vittima secondo la giustizia Pakistana sarebbe stata uccisa da un infarto e non sgozzata da padre e fratello: anche gli abitanti del villaggio dove vivono i suoi familiari sosterrebbero uniti quanto decretato dalla giustizia pakistana.
Rimangono forti dubbi su come sia andata davvero, ma certamente è poco credibile che la ragazza sia morta per un infarto e sicuramente qualcuno si muoverà per trovare la verità e rendere giustizia ad un’altra vittima di culture discutibili.