Parla Rita Murri: i vaccini non provocano alcun effetto collaterale invalidante nei soggetti autoimmuni.

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La comunità scientifica internazionale sostiene la tesi secondo la quale: il rischio di contrarre una forma virale grave di COVID nelle persone affette da malattie autoimmuni è solo leggermente superiore rispetto a chi non presenta uno stato patologico simile. Altra tesi su cui c’è molto da parlare è la possibilità di assumere le dosi di vaccino per i soggetti affetti da patologie autoimmuni. Nonostante queste tesi siano state convalidate dalla comunità scientifica internazionale, sembrano essere motivo di incertezza e scetticismo. Molte persone sono dubbiose in merito alla sicurezza dei vaccini per chi ha un disturbo autoimmune, cronico o meno.

 

Rita Murri, infettivologa, ha spiegato che poiché i vaccini oggi utilizzati sono a mRna o con adenovirus non provoca alcun effetto collaterale invalidante nei soggetti autoimmuni. Poiché però questi soggetti presentano un deficit della risposta immunitaria, potrebbero riscontrare una risposta più lenta e meno forte al vaccino. Presone con psoriasi, ad esempio, possono sottoporsi alla vaccinazione sebbene alcuni farmaci, biologico o convenzionali, potrebbero ridurre l’efficacia del vaccino. È bene sottolineare, secondo la reumatologa Francesca Romana Spinelli, che i benefici del vaccino superano di gran lunga i rischi.

 

Anche per le donne che allattano il vaccino è sicuro. Gli anticorpi sviluppati in seguito alla somministrazione del vaccino in una donna in fase di allattamento possono sono presenti nel latte materno e vengono passati al neonato. Gli anticorpi possono proteggere il bambino dal COVID. Il latte materno contiene 100 volte più anticorpi dopo la somministrazione di entrambe le dosi del vaccino e questo potrebbe essere funzionale alla crescita e allo sviluppo del bambino, nonché la presenza di anticorpi che il bambino assume grazie al latte materno può migliorare in maniera passiva il sistema immunitario. Poiché il bambino non può ricevere alcuna dose di vaccino perché più vulnerabili, la presenza di anticorpi trasmessi dalla mamma può essere una buona forma preventiva contro il COVID soprattutto in questo periodo post- pandemia.

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