Non ci sarà alcun sistema democratico perché non ha alcuna base nel nostro Paese». Lo ha detto un alto esponente dei talebani Waheedullah Hashimi. «Non discuteremo quale tipo di sistema politico dovremmo applicare in Afghanistan perché è chiaro. È la legge della sharia e basta».Le proteste a Jalalabad contro l’abolizione della bandiera nazionale afghana intanto provocano la reazione talebana. Due i morti accertati, ma, secondo alcune fonti, i morti sarebbero 35. Almeno 17 persone sono invece rimaste ferite nella calca all’aeroporto di Kabul, dove da giorni migliaia di afgani si affollano nella speranza di lasciare il Paese.
Dall’Afghanistan arriva la notizia che i talebani, appena ripreso il poter nel Paese e a Kabul, stiano effettuando una serie di rapimenti. “Abdullah ha detto che era per le strade di Kunduz quando i talebani lo hanno fermato” riferisce l’Agenzia France Presse. Ore dopo che i talebani hanno invaso la sua città natale nel nord dell’Afghanistan la scorsa settimana, il diciassettenne sarebbe stato costretto a trasportare granate con propulsione a razzo su una collina vicina. In tutto, secondo quanto riferito dalle agenzie, si tratta di circa 40 ragazzi, alcuni dei quali di appena 14 anni.
Intanto il console italiano a Kabul, Tommaso Claudi, al Tg1 ha detto: “Abbiamo evidenza di 20 connazionali non solo a Kabul ma anche nelle altre province dell’Afghanistan”. Il console è rimasto nella capitale afghana per mantenere un collegamento operativo con la Farnesina e gestire tutte le operazioni di rientro in loco. “Il nostro obiettivo è mantenere il ponte aereo aperto”. I talebani hanno preso il controllo effettivo del paese domenica a seguito di un’offensiva fulminea, supportata in parte da giovani come Abdullah da usare come carne da cannone. Il Regno Unito si impegna a «fare tutto il possible per prevenire una crisi umanitaria» in Afghanistan dopo l’avanzata dei Talebani seguita al ritiro della Nato e a «sostenere» gli afgani in fuga che negli ultimi anni hanno collaborato con l’Occidente.