Ecco come le regioni italiane potrebbero cambiare colore

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Come ogni venerdì il ministro della Salute, Roberto Speranza, annuncerà il nuovo report riguardante la situazione epidemiologica dell’intera nazione, dividendo sempre le regioni in fasce colorate a seconda dei dati che le task force regionali inviano alla cabina centrale.
Il Ministro come sempre si avvale dello studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità ed ecco come da lunedì alcune regioni potrebbero cambiare colore, purtroppo la situazione generale non è delle migliori, tanto che l’Italia rischia di diventare tutta rossa.
Ad oggi la Sardegna è in zona bianca, Calabria, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta in zona gialla, Abruzzo, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria in zona arancione e Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto in zona rossa.

Ad oggi l’unica regione che potenzialmente potrebbe passare in zona arancione e quindi allentare le misure di sicurezza è il Molise, anche se la situazione relativa alle terapie intensive è ancora critica.
In Toscana invece potrebbero diventare rosse le altre province, oltre  Pistoia e Prato, Arezzo e Grosseto, anche se l’incidenza è ancora da zona arancione, il governatore Giani potrebbe però anticipare le restrizioni.
Situazione il lieve peggioramento per la Sardegna che è l’unica regione italiana ad essere in zona bianca.

Situazione ben diversa per la Campania, che da due settimane è in zona rossa, piccolo spiraglio di passare in zona arancione, lunedì 29 , se il report di venerdì prossimo dovesse dare parere positivo.
Situazione nazionale in lieve peggioramento, la fondazione Gimbe riporta le seguenti variazioni rispetto alla settimana precedente : decessi: 2.191 (+12,9%), terapie intensive +429 (+18,4%),isolamento domiciliare: +44.635 (10,9%),nuovi casi: 145.659 (+18,2%) e casi attualmente positivi: +47.887 (+11,1%).
Il rapporto invece tra tamponi e positivi sale al 7%.
Il popolo italiano spera che questi siano gli ultimi sacrifici da affrontare in vista della campagna vaccinale di massa, che ci renderà sicuramenti più liberi e sereni.

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