Sembra essersi ripresa la campagna vaccinale nel nostro Paese, ad oggi contiamo quasi due milioni di persone che hanno ricevuto la prima dose, mentre quelli che hanno già fatto anche il richiamo sono circa un milione.
A distanza di un mese e mezzo dall’inizio della campagna, inaugurata il 27 Dicembre in tutti i Paesi dell’Unione Europea, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha stilato un primo report di farmacovigilanza sugli eventi avversi che si sono verificati con il vaccino Pfizer/Biontech, autorizzato nel nostro Paese dal 22/12/202 nel periodo compreso tra il 27 Dicembre 2020 e il 26 Gennaio dell’anno in corso.
A dire il vero in questo report sono state incluse anche le reazioni avverse che si sono registrate in quei pazienti che hanno ricevuto come vaccino quello dell’azienda americana Moderna, in termini numerici le reazioni avverse relative a questo tipo di vaccino sono state inferiori all’uno per cento, poichè le dosi somministrate sono state davvero poche.
Sono pervenute all’AIFA circa 7.337 segnalazioni su un totale di 1.564.090 dosi somministrate.
Il 94% di queste segnalazioni fanno riferimento ad eventi non gravi, il 7,6% delle rimanenti segnalazioni sono state classificate come gravi, anche se si sta ancora studiando il nesso tra queste avversità e il vaccino iniettato.
I sintomi maggiormente riferiti sono stati in primis dolore nella sede d’iniezione comparso dopo 3-5 ore dalla somministrazione e scomparso nel giro di 24-48 ore, alcuni hanno segnalato innalzamento della temperatura corporea, altri dolori, astenia e stanchezza generalizzata.
Da segnalare 13 decessi dopo la somministrazione del vaccino, gli studi effettuati però non hanno dimostrato nessun nesso tra la dose e il decesso.
Le analisi condotte sui dati confermano, come già ben sapevamo, un buon profilo di sicurezza di questi due vaccini a mRNA.
Per gli scettici ancora una volta la medicina ci mostra dati confortanti, ora tocca a noi vaccinarci e uscire insieme da questo brutto incubo che ci perseguita da un anno.