Lotta al Covid-19, in Israele vaccinate quasi 3 milioni di persone

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Quasi tutti i Paesi del mondo stanno portando avanti con qualche difficoltà la campagna di vaccinazione contro il Coronavirus, in Italia ad esempio da circa una settimana la macchina vaccinale ha subito una brusca frenata a causa dei ritardi di consegna da parte dell’azienda Pfizer, prima di ciò eravamo il primo Paese in Europa per dosi consegnate e somministrazioni effettuate.
Ben diversa la situazione in Israele, dove si punta ad immunizzare entro il primo trimestre del 2021 almeno i due terzi della popolazione.
Non si riesce a capire perchè nel resto del mondo le fiale scarseggiano mentre in Israele abbandono.

Benjamin Netanyahu attuale primo ministro israeliano per assicurarsi le dosi di Pfizer già nello scorso dicembre avrebbe chiamato l’amministratore delegato di Pfizer/Biontech, Albert Bourla, e avrebbe pagato il siero una cifra molto più alta rispetto all’Europa e all’America, ecco perchè i ritardi in quei territori non si sono mai verificati.
Altra garanzia data dal Ministero della Salute israeliano alla casa farmaceutica Pfizer riguarderebbe la fornitura di tutti i dati delle vaccinazioni effettuate, insomma il territorio diverrebbe un vero e proprio laboratorio su scala nazionale, stesso tipo di accordo è stato fatto anche con l’azienda statunitense, Moderna.

Questa situazione preoccupa e non poco l’Israel Democracy Institute che sottolinea come questa situazione possa ledere la privacy degli individui e in più potrebbe finire nelle mani di chi la sfrutterebbe in un futuro in modo non legale, tipo assicurazioni e datori di lavoro.
Dopo queste voci, il Ministero della Salute ha dovuto per forza rendere pubblico l’accordo fatto con la casa farmaceutica, anche se alcuni passaggi sono rimasti segreti.
Benjamin Netanyahu invece rassicura gli israeliani sottolineando che saranno i primi ad uscire dall’incubo Covid-19 grazie a questo tipo di politica messa in campo.
Piccolo appunto, sulla scrivania del primo ministro è stata conservata la siringa con cui gli è stato inoculato il farmaco.

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