Dobbiamo ammettere con estrema felicità che la campagna di vaccinazioni contro il Coronavirus , sul nostro territorio sta procedendo in maniera spedita, secondo i dati di ieri i vaccinati hanno superato la soglia dei 730 mila, un numero che ci ha permesso di essere il primo Paese nell’intera Europa.
Le prime dosi di vaccino arrivate sul nostro territorio già il 27 Dicembre 2020 sono quelle dell’azienda Pfizer/Biontech che ogni settimana sta consegnando circa 450 mila dosi che poi vengono distribuite alle regioni secondo un piano redatto da Domenico Arcuri.
L’Italia aveva fatto affidamento anche al vaccino AstraZeneca, purtroppo però ci sono dei piccolissimi ritardi che cercheremo di spiegarvi.
Arriva però una brusca frenata dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) per il vaccino studiato ad Oxford, brutta notizia soprattutto per il ministro Roberto Speranza che aveva fondato la sua strategia vaccinale proprio su questo siero.
Nei giorni scorsi il vicedirettore dell’Agenzia europea dei medicinali, Noel Wathion ha sottolineato l’improbabilità di dare il via libera per il vaccino entro il mese di Gennaio mentre in alcuni Paesi come la Gran Bretagna la commercializzazione è già in fase avanzata.
Nel caso in cui le parole di Ema vengano confermate, l’Italia potrebbe subire un grave danno.
Il ministro Speranza in accordo con l’Unione Europea ha acquistato 40.3 milioni di dosi AstraZeneca, molte più delle 26,92 milioni di fiale che ci spettano dalla Pfizer e le 10,7 milioni di Moderna, e proprio nel primo trimestre del 2021 l’Italia avrebbe dovuto avere circa 16.1 milioni di dosi, al momento non è stato ancora valutato dagli organi competenti.
Purtroppo dobbiamo sottolineare l’ennesimo fallimento del nostro Ministro che ha puntato tutto su un siero non ancora disponibile, molti di noi si chiedono il perchè di questa strana mossa, ma dopo vari ragionamenti una giusta motivazione non l’abbiamo trovato e soprattutto chi di dovere non ci ha fornito questo tipo di info.