In questo difficile momento storico che stiamo vivendo soprattutto a livello sanitario, accadono delle cose davvero molto positive, tra queste ci preme ricordare come alcune professioni sanitare siano state rivalutate e riconsiderate di fondamentale importanza.
Il tecnico audiometrista è l’operatore sanitario che svolge la propria attività nella prevenzione, valutazione e riabilitazione delle patologie del sistema uditivo e vestibolare, figura che nasce negli anni novanta e con il Decreto ministeriale n.667 del 14 settembre 1994 il Ministero ne delinea un profilo professionale autonomo.
In questo breve articolo vi porteremo alla scoperta di questa figura sanitaria troppo sottovalutata nel passato.
Il lavoro del tecnico può essere svolto sia in regime di libera professione o in ambito pubblico e privato con contratto nazionale come previsto dall’ordine di appartenenza.
Sia in equipe, quindi vicino ad altre figure sanitarie come medici specialisti e audioprotesisti, che in autonomia la maggior parte del lavoro viene svolto in primis sul paziente e poi su macchinari e apparecchiature per delineare una diagnosi.
Naturalmente bisogna frequentare un corso universitario della durata di tre anni, alla fine della quale si è considerati dottori in audiometria.
Il percorso universitario fa parte del dipartimento di Medicina e Chirurgia e oggi è disponibile nella maggior parte delle città italiane, come Milano, Roma, Torino e Napoli.
Alla fine degli studi il candidato avrà a disposizione una grande scelta dal punto di vista lavorativo, potrà esercitare la professione negli ospedali pubblici e privati, negli ambulatori e nei reparti di medicina sociale.
Negli ultimi anni finalmente stiamo assistendo ad un grande numero di nuovi iscritti al percorso universitario dato che la richiesta di lavoro per questa figura aumenta ogni giorno di più , nonostante ciò nè a livello contrattuale nè a livello lavorativo riceve le giuste ricompense e riconoscenze malgrado la sua fondamentale importanza nel processo di cura del paziente