Extra quotidiano

Referendum sul taglio dei parlamentari , ecco le regioni del Si e del No

Il 20 e il 21 Settembre gli Italiani sono chiamati a dare un proprio parere , di fondamentale importanze , per quanto riguarda la scena politica del Paese , in particolare dovranno andare a votare il disegno di legge relativo al taglio dei parlamentari.
Questa legge è già stata approvata dalla Camera giorno 8 ottobre con 553 voti a favore, 14 no e due astenuti , e prevede il taglio sia dei deputati da 630 a 400 e il taglio dei senatori da 315 a 200.
Inoltri i candidati all’estero scenderanno da un numero attuale pari a diciotto fino a dodici , i senatori a vita invece potranno essere massimo cinque.
I grillini sono i principali sostenitori della riforma, insieme a loro quasi tutta la maggioranza del governo è favorevole , contrari +Europa e Azione.

I rappresentati del SI , giustificano la loro idea sottolineando come il taglio dei parlamentari porti ad una notevole diminuzione della spesa pubblica, secondo i grillini si risparmierebbero 500 milioni a legislatura , in più gli iter burocratici saranno meno snervanti e molto più veloci proprio come nelle altre democrazie dell’Europa.
Inoltre una seconda tesi di questi sostenitori sarebbe quella che questa è solo la prima di una lunga modifica alle leggi della politica , il prossimo step riguarderà sicuramente la legge elettorale.

Chi invece voterà NO a questo referendum sostiene le seguenti tesi , in primis le Regioni più piccole potrebbero subire danni maggiori in quanto avrebbero un solo rappresentante parlamentare , l’Umbria per esempio assisterebbe ad un taglio dei seggi del 57%.
Il taglio  aumenterebbe il numero di abitanti per ogni parlamentare: come conseguenza, crescerebbe la distanza tra la popolazione e i suoi rappresentanti.
Perplessità davvero forti anche sul fronte del risparmio per i cittadini Italiani , alcuni dati confermano che la somma in denaro che gli elettori risparmierebbero sarebbe davvero irrisoria , circa lo  0,007 per cento della spesa pubblica.
L’auspicio
e che domenica e lunedì gli Italiani vadano a votare con un alto senso di responsabilità

 

Exit mobile version