Arriva oggi la notizia che non ti aspetti: Ryanair ha registrato un utile annuo al netto di voci straordinarie di più di 1 miliardo di euro per l’esercizio chiuso nel mese di marzo, con un aumento del 13% su base annua.
Tutto ciò è dovuto in modo particolare all’incremento del traffico che la società aveva avuto prima della pandemia di coronavirus.
Affiancata a questa buona notizia per la società irlandese però, ne arriva una molto più negativa.
Secondo le stime fornite dal chairman di Ryanair in persona, Michael O’Leary, in questo primo trimestre, caratterizzato dai vari lockdown, la società rischia di perdere ben 200 milioni di euro.
Altro dato poco confortante fornito da Michael O’Leary, è l’ulteriore previsione di taglio di passeggeri previsti per il 2021.
Infatti, se la precedente previsione aveva previsto un decremento dai 149 milioni attuali ai previsti 100, secondo le ultime stime il calo arriverà a toccare addirittura un numero pari ad 80 milioni di passeggeri nel 2021.
A queste stime al ribasso, ovviamente conseguono dei tagli di personale e di stipendi.
A questo proposito Ryanair aveva già annunciato un taglio di ben 3 mila operai e la diminuzione dei salari del 20% a praticamente tutti.
Come sempre, a fare le spese delle crisi, sono i piccoli dipendenti.
Nel primo trimestre che terminerà alla fine di giugno la compagnia low cost irlandese prevede una perdita di 200 milioni di euro e ha detto di non poter fare alcuna previsione sul comportamento dei consumatori una volta che verranno reintrodotti i voli a partire dai primi giorni di luglio.
Al momento, RyanAir ha cassa per 4,1 miliardi di euro e dal Governo britannico ha ricevuto aiuti per oltre 600 milioni di sterline.
Tra le altre misure che la società potrebbe attuare, si parla di dover chiudere Lauda Air, acquisita nel 2018, che al momento conta 300 dipendenti.