Alcuni studi condotti negli ultimi mesi , in particolare dal professore Barry Sears specializzato nel controllo dietetico e attuale presidente della Inflammation Research Foundation , hanno messo in evidenza come l’alimentazione giochi un ruolo fondamentale nel rafforzare il sistema immunitario e quindi prevenire in modo netto l’insorgere dell’infiammazione e quindi di molte patologie.
Queste informazioni risultano essere ancora più utili in un periodo come quello che ormai viviamo da mesi a causa del Covid-19 , dove avere un sistema immunitario pronto e più forte potrebbe salvarci la vita.
Questo tipo di alimentazione è stata denominata “Immunonutrizione” che non è semplicemente uno schema dietetico o magari assumere integratori , ma bensì un’orchestra di risposte ormonali e genetiche indotte da ciò che noi assumiamo durante la giornata.
E’ bene ricordare che la risposta infiammatoria è formata da 3 fasi che si susseguono ,lo scopo finale è quello di difendere l’organismo e debellare chi lo ha attaccato
Molte situazioni , che possono sembrare banali inducono uno stato di flogosi , dal batterio che colonizza il nostro corpo al virus , ad un’assunzione sbagliati di farmaci fino ad arrivare ad uno schema dietetico sbagliato che porta irritazione e quindi infiammazione.
Il prof. Sears ha individuato alcuni principi nutritivi assai efficaci in questo campo , ad esempio l’assunzione giornaliera di circa 2.5 grammi di Omega-3 in un soggetto normopeso risulta essere fondamentale nel mantenere l’equilibrio con gli acidi grassi , in modo da rafforzare un’eventuale risposta del sistema immunitario.
L’immunonutrizione svolge un ruolo fondamentale anche nel prevenire l’invecchiamento , lo mette in risalto l’Università del Molise tramite uno studio specializzato che spiega il ruolo fondamentale della glutammina e dell’arginina in questo campo.
Tra gli immunonutrienti non possiamo non citare le vitamine del gruppo B e soprattutto la vitamina C, collegata alla sintesi di collagene, discorso a parte per la vitamina D che è scientificamente provato essere responsabile nella risposta infiammatoria alle malattie dell’apparato respiratorio.