Dopo mesi di irritanti e snervanti silenzi arriva finalmente una decisa risposta alla crisi dall’Unione Europea.
E’ di oggi infatti la notizia che Ursula von der Leyen, attuale Presidente della Commissione Europea, ha deciso di stanziare oltre 100 miliardi di euro da dedicare alle imprese di tutte le Nazioni dell’Unione Europea.
Questo stanziamento sarà il punto di partenza della rinascita dell’economia europea una volta passata l’epidemia di Covid-19.
Questi 100 miliardi saranno erogati come prestiti a tasso zero e serviranno principalmente a coprire tutti quegli aumenti della spesa pubblica che ogni Stato avrà sicuramente.
Il provvedimento è stato chiamato SURE (temporary Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency) e sarà effettivo in brevissimo tempo.
I prestiti che verranno erogati grazie al SURE, a tassi molto bassi o a tassi zero, aiuteranno tutti gli Stati membri dell’Unione Europea a coprire i costi direttamente connessi alla creazione o all’estensione di schemi nazionali per il lavoro a orario ridotto o per eventuali Bonus a lavoratori costretti a stare a casa.
Nel caso italiano in particolare, serviranno a garantire ad esempio le casse integrazione a quei dipendenti costretti a casa durante l’epidemia, o anche a pagare quei Bonus una tantum dati a Partite IVA e lavoratori autonomi.
L’accesso ai prestiti del SURE non avrà alcuna condizionalità, se non l’aumento di casse integrazioni e bonus lavoratori dimostrati.
Parlando più tecnicamente, si andrà a trattare di prestiti back-to-back, ovvero un tipo di operazione che fu molto utilizzata dalla Commissione anche all’epoca dell’ultima crisi finanziaria.
Questo meccanismo consiste in genere nella concessione, da parte di un’impresa e di un’altra di tipo controllata, in questo caso di due istituzioni pubbliche, che spesso risiedono in Paesi diversi, di finanziamenti incrociati di uguale importo e soprattutto con la stessa struttura temporale