Siete dei fervidi consumatori delle prelibate arance della Sicilia, uno dei prodotti della terra più apprezzati e più saporiti che possiate trovare in commercio? Ebbene, alcune ricerche recenti vi danno dei motivi in più per poter proseguire su tale buona abitudine, visto e considerato che – ad esempio – la vitamina C contenuta in questo agrume potrebbe ridurre i livelli di acido urico nel sangue e aiutare a prevenire gli attacchi di gotta, un tipo di artrite che colpisce circa il 4% degli adulti.
La gotta è una condizione particolarmente dolorosa, e comporta l’infiammazione delle articolazioni, soprattutto quelle delle grandi dita dei piedi. Le persone con gotta sperimentano gonfiore e improvvisi e gravi attacchi di dolore localizzati nelle zone interessate, e sono il frutto di un eccesso di acido urico nel sangue, un “prodotto di scarto” che l’organismo rilascia e che, se presente ad alti livelli, può cristallizzarsi e depositarsi nelle articolazioni.
Lo studio, condotto su un campione di 1.387 uomini, ha scoperto che le persone che consumavano più vitamina C avevano livelli ematici di acido urico significativamente più bassi rispetto a coloro che ne consumavano meno. Un altro studio parallelo ha invece seguito 46.994 uomini sani in 20 anni per vedere se l’assunzione di vitamina C fosse o meno legata allo sviluppo della gotta, notando che le persone che hanno assunto un integratore di vitamina C avevano un rischio di gotta inferiore del 44%.
In aggiunta a ciò, un’altra osservazione ha permesso di comprendere quali fossero le relazioni tra la vitamina C e le carenze di ferro, con le arance che, proprio grazie alla forte dose di vitamina, potrebbero migliorare l’assorbimento del ferro.
Ricordiamo in tal proposito che il ferro è un nutriente importante, che ha una ricca varietà di funzioni nel nostro corpo. È ad esempio essenziale per i globuli rossi e per trasportare l’ossigeno in tutto il corpo. Ed è particolarmente interessante notare che gli integratori di vitamina C possono aiutare a migliorare l’assorbimento di ferro dalla dieta. La vitamina C aiuta a convertire il ferro scarsamente assorbito, come quello presente nelle fonti vegetali, in una forma più facile da inglobare nel nostro organismo.
Da quanto sopra non sfugge certamente che ciò è particolarmente utile per chi segue una dieta priva di carne, in quanto la carne è una delle principali fonti di ferro. Infatti, il semplice consumo di 100 mg di vitamina C può migliorare l’assorbimento del ferro del 67%.
Insomma, l’assunzione di vitamina C può aiutare a ridurre il rischio di anemia tra le persone soggette a carenza di ferro: in un recente studio, a 65 bambini con anemia da carenza di ferro lieve è stato somministrato un integratore di vitamina C, e i ricercatori hanno scoperto che l’integratore – da solo – ha aiutato a controllare la loro anemia in maniera efficace.
Dunque, se si soffre di bassi livelli di ferro, consumare più alimenti ricchi di vitamina C o assumere un integratore di vitamina C può aiutare a migliorarne i livelli!