Acquariologia, Parrot: il pesce tropicale d’acqua dolce che somiglia ad un pappagallo e che viene creato direttamente in laboratorio, incanta molti appassionati acquariofili. Ecco quali sono i motivi per cui ciò accade e come è fatto
Il mondo dell’acquariologia è molto ricco di tante specie che possono essere catturate, riprodotte in acquario oppure come nel caso dei Parrot creati in laboratorio attraverso vari incroci tra Amphilophus citrinellus e Paraneetroplus synspilus: inoltre sembrerebbe che a queste specie vadano aggiunti anche gli Heros severus e altri.
Il fascino dei Parrot è molto visibile in quanto essi appaiono eleganti grazie al fatto che il loro muso somiglia molto al becco di un pappagallo: quest’ibrido abita gli acquari casalinghi si dagli inizi degli anni 90 quando dei biologi cinesi lo svilupparono in laboratorio.
È importante sapere che le dimensioni di questo pesce possono raggiungere i 25 cm di lunghezza e per questo motivo il classico acquario di 80/100 l potrebbe non essere sufficiente alla sua sopravvivenza: sarebbe ottimo farlo abitare in una vasca di almeno 250 litri dotata di un ottimo filtro esterno in un quanto questa specie tende a mangiare parecchio e quindi a sporcare l’acqua maggiormente rispetto ad altri pesci appartenenti ad altre specie.