Ricerca lavoro e tecnologia: oggi recruitment utilizza anche Facebook

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Ricerca lavoro e tecnologia

Ricerca lavoro e tecnologia: ricercatori del personale si affidano a Facebook per spulciare caratteristiche extra professionali dei candidati

Al giorno d’oggi la ricerca di un impiego può essere molto più “facile” rispetto a quanto avvenisse qualche anno fa: infatti, i disoccupati e gli inoccupati, ed in genere coloro che sono alla ricerca di un impiego, non si affidano semplicemente ai metodi di un tempo, ovvero non solo a quelli, ma anche a tecniche e metodi più innovativi, che vedono la tecnologia tra i più interessanti in assoluto. Oggi non si cerca lavoro solo con il passaparola, con l’aiuto di amici e parenti, con l’iscrizione al collocamento: questi metodi, seppur ancora ricercati, appaiono infatti sdoganati, specialmente se si fa riferimento ad altri mezzi più interessanti, come ad esempio quelli che fanno uso della tecnologia.

Ricerca lavoro e tecnologiaChi è alla ricerca di un impiego, quindi, può trovare un sostegno importante nei vari siti di ricerca ed offerta lavoro, e ad oggi – a sorpresa – si aggiungono anche i social network, come Facebook. Esistono, infatti, al giorno d’oggi, dei veri e propri gruppi dedicati alla ricerca di occupazione, e lo stesso social network continua a proporre, in un’area specifica del suo sito, le offerte di lavoro per i più svariati profili.

Ma non si tratta solo di questo: infatti, il noto social network è anche utilizzato dalle aziende che sono alla ricerca di un lavoratore o di un impiegato, e sfruttano proprio la popolarità del social per identificare e individuare il profilo dei candidati. Una recente indagine proposta da Stijn Baert, facente parte del dipartimento di Social Economics della Ghent University, in Belgio, dimostra come abbia molta importanza anche l’impatto “sociale” e tecnologico di un candidato, anche attraverso il primo biglietto da visita, la foto di profilo. Oggi non basta, quindi, avere un buon curriculum: per fare “colpo” occorre anche avere un impatto positivo: il consiglio? Evitare le immagini troppo “spinte” e preferire immagini più sobrie.

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