Papa su male: la crisi economica, le guerre, la povertà e la corruzione sono sfide gettate ai popoli per entrare in contatto con la propria indifferenza (e combatterla)
Tra poco più di un mese festeggerà il suo quarto anniversario come Papa, Jorge Maria Bergoglio, 80 anni, che il 13 marzo 2013 sostituì l’emerito Papa Ratzinger. Quattro anni di Pontificato che hanno visto Papa Francesco impegnarsi su più fronti, dal punto di vista verbale e spirituale, anche per contrastare la violenza, l’odio, il terrorismo che nella quotidianità di oggi sembra spesso superare tutto.
Jorge Maria Bergoglio ha risposto a domande specifiche, questioni sulla vita e sulla moralità, sulla violenza e sull’odio, che ogni giorno sembrano essere poste dai più deboli: e ha ricordato che, nonostante le guerre, nonostante le difficoltà economiche, nonostante le continue ricadute e la complessità di ciò che sta accadendo al mondo negli ultimi anni, bisogna avere ancora una volta il coraggio di guardare oltre, di misurarsi con la paura ma anche con il bene. È una sfida, secondo il Papa, quella che si pone davanti a noi: una sfida per contrastare l’indifferenza, quella che Bergoglio chiama la “durezza del cuore”, una sorta di malattia che ci fa abituare – fino a renderci quasi immuni – alla morte, al degrado, alla guerra, alla povertà, allo sfruttamento.