Fino a qualche anno fa, si sentiva spesso parlare di prestiti INPDAP. Le varie tipologie di finanziamenti erogati dall’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’Amministrazione Pubblica erano del resto tra le più apprezzate ed erano in molti a farne richiesta. Questo fino al 2011, quando l’istituto, a seguito dell’approvazione del Decreto Salva Italia, venne soppresso. I prestiti INPDAP per dipendenti pubblici non sono però scomparsi. A partire dal 1 gennaio 2012 tutte le attività che erano di competenza dell’INPDAP sono infatti passate sotto il controllo dell’INPS, inclusi i prestiti. L’offerta non è cambiata ed è ancora articolata in tre diverse forme: piccolo prestito, prestito pluriennale diretto e prestito pluriennale garantito.
Il piccolo prestito è un prestito personale a disposizione dei lavoratori iscritti al Fondo credito. Se si rientra in questa categoria, si può ottenere un prestito di importo pari al massimo a otto mensilità. I piccoli prestiti hanno una durata compresa tra uno e quattro anni e il loro importo dipende dallo stipendio percepito e dall’eventuale presenza di altri prestiti in corso. In mancanza di questi ultimi, si potrà raddoppiare l’importo del prestito. Il finanziamento va poi rimborsato all’INPS pagando delle rate mensili di importo costante.
Il prestito pluriennale è concesso per un periodo di 5 o 10 anni. La formula “diretta” è riservata a chi è assunto con un contratto a tempo indeterminato e ha maturato almeno 4 anni di anzianità di servizio. Il prestito pluriennale può essere richiesto solo nei casi previsti dal regolamento (l’acquisto di un’auto, l’esecuzione di lavori di manutenzione, la nascita o l’adozione di un figlio, la copertura di costi legati a calamità naturali, la costruzione o l’acquisto della casa di abitazione), perciò è necessario specificare a quale finalità è destinato. La richiesta va inoltrata telematicamente e deve essere corredata dai documenti che attestano lo stato di bisogno e la finalità della spesa.
I prestiti pluriennali garantiti sono concessi da banche e società finanziarie convenzionate con l’INPS. Si caratterizzano per il fatto che le parti possono contare sulla garanzia dell’istituto di previdenza nel caso in cui chi ha richiesto il finanziamento muoia prima di aver completato il rimborso, perda il lavoro senza diritto alla pensione o veda ridotto il suo stipendio mensile. Il prestito può avere una durata di 5 o 10 anni e va rimborsato con rate di importo pari a un quinto dello stipendio netto. Per la richiesta di un prestito pluriennale garantito non è richiesto alcun giustificativo di spesa.